Open Arms, Matteo Salvini: "Difendere l'Italia non è reato, contro di me odio politico"

giovedì 19 giugno 2025
Open Arms, Matteo Salvini: "Difendere l'Italia non è reato, contro di me odio politico"
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"Lo Stato italiano non aveva l'obbligo di fornire il Porto Sicuro (Pos) alla nave Open Arms". Con questa conclusione i giudici hanno assolto Matteo Salvini. L'accusa? Sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio nella vicenda che ha visto protagonista la ong spagnola. Una decisione sui cui l'attuale titolare dei Trasporti e delle Infrastrutture si è detto soddisfatto. 

"I giudici hanno confermato che difendere l'Italia non è reato, rilevando l'ostinazione e l'arroganza di Open Arms che ha fatto di tutto per venire in Italia, scartando tutte le altre alternative che erano più logiche e naturali - ha commentato il leader della Lega -. La soddisfazione per la decisione dei giudici di Palermo - ha aggiunto - non cancella l'amarezza per un processo lungo e che è costato migliaia di euro ai contribuenti italiani: è il risultato dell'odio politico della sinistra contro di me". Secondo l'accusa, infatti, l'allora ministro dell'Interno vietò illegittimamente all'imbarcazione, nell'agosto del 2019, di far sbarcare i migranti soccorsi in mare. I giudici però, con la sentenza di oggi, hanno dato ragione a Salvini.

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Il motivo è chiaro: "Il convincimento che nella vicenda oggetto del presente procedimento nessun obbligo di fornire il Pos gravasse sullo Stato italiano, né, dunque, sull'odierno imputato, esime evidentemente il collegio dall'affrontare analiticamente diverse tematiche prospettate e animatamente dibattute dalle parti". Un esempio? "Quelle relative alla circostanza che la nave Open Arms avesse potuto fungere da Pos, ovvero al fatto che il primo intervento non avesse in realtà riguardato un'imbarcazione in distress, o ancora al fatto che i tempi trascorsi in attesa del Pos potevano legittimamente spiegarsi (anche tenuto conto dei considerevoli tempi ordinari di sbarco impiegati in altre operazioni di salvataggio concluse in Italia, anche in epoca diversa dalla reggenza Salvini del Ministero dell'Interno) con l'esigenza di provvedere prima alla distribuzione dei migranti fra gli Stati europei". 

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