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Milano, rom rubavano in stazione e spartivano il bottino con due poliziotti complici

Nella stazione centrale di Milano un gruppo di rom rubava grazie a due agenti della polizia e poi sotto minaccia si divideva il ricavato dei furti. Le indagini, condotte dalla polizia ferroviaria, coordinate dal pm di Milano, Antonio D'Alessio hanno portato all'arresto di due poliziotti accusati di concussione. Si sarebbero messi d'accordo con i rom per "chiudere un occhio" sui furti in stazione in cambio di una parte dei proventi dei "colpi". I rom arrestati, 21 in totale, devono invece rispondere dell'accusa di associazione per delinquere finalizzata ad una serie di furti. Il fatto - I rom sarebbero quindi riusciti a compiere i furti alla stazione Centrale di Milano grazie, secondo l'accusa, ai due agenti compiacenti. I due agenti, che secondo i dati della Procura incassavano tra i cinquemila e i ventimila euro a settimana, avrebbero minacciato i rom di togliere loro i bambini e farli arrestare se non avessero spartito con loro il bottino. I furti, erano soprattutto ai danni di turisti giapponesi e americani, e spartizioni dei proventi sono stati documentati dalle telecamere di sorveglianza della stazione.

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