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Tra siringhe, amianto e topi: un viaggio nel degrado delle Vele di Scampia

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Calcinacci e ballatoi che cadono sulle teste delle persone, siringhe di tossicodipendenti sparse ovunque, ringhiere dei balconi con pannelli di amianto, appartamenti senza infissi esterni, scantinati sommersi dai rifiuti, topi che scorrazzano nelle case, catitoie occluse, cabine elettriche scoperte e cortili sommersi dall'acqua. Questi sono solo una parte dei molteplici problemi con cui i residenti delle “Vele” di Scampia devono fare i conti quotidianamente e che vengono esposti ai nostri microfoni da una donna che abita in uno dei famigerati edifici da 28 anni. Un degrado che, per chi vive in quel luogo, sembra non aver mai fine. A dar voce ai disagi degli abitanti delle “Vele” c'è anche il sig. Ciro Esposito, consigliere dell'ottava Municipalità di Napoli, che da anni si batte al fianco dei cittadini ormai stufi di subire le inerzie di un'Amministrazione comunale che, secondo quanto dichiarato dai residenti, sin ad oggi ha fatto poco e nulla per risolvere i problemi che da anni attanagliano i famigerati edifici popolari di Scampia. “Bisogna accelerare il trasferimento delle 110 famiglie assegnatarie nei nuovi alloggi – dichiara il consigliere Ciro Esposito – che sono stati ultimati ma fino ad oggi non consegnati per un contenzioso aperto tra le imprese appaltatrici, Brancaccio e Siop, e il Comune che ritarda nei pagamenti. Dopodiché – continua il consigliere - urge una bonifica e una messa in sicurezza di una delle vele per permettervi il trasferimento dei restanti residenti, l'abbattimento delle vele sgomberate e la ricostruzione di nuovi alloggi. Solo con questo percorso – conclude Ciro Esposito – noi possiamo spingere per dare un alloggio dignitoso a queste famiglie”. di Cristiana Barone

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