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Diciotti e migranti, lo schiaffo dell'Unione europea prima del vertice: "Problema italo-italiano"

L'Italia ha minacciato di far saltare il banco sui migranti ma in Europa le cancellerie se la ridono. Di più, si fanno beffe della drammatica situazione della nave Diciotti, un braccio di ferro sulla pelle dei 150 migranti ancora a bordo con i Paesi dell'Unione europea che si rifiutano di farsi carico di una parte di loro. Una situazione umiliante che ha spinto il leader del M5s Luigi Di Maio a paventare il ritiro dei 20 miliardi di euro di fondo annuo che l'Italia versa a Bruxelles. Leggi anche: "L'Europa decida su Diciotti o non daremo più 20 miliardi" Oggi pomeriggio ci sarà l'ennesimo vertice tra i diplomatici di 12 dei 27 membri dell'Ue e la sensazione è quella di un altro nulla di fatto in arrivo. Di più, il Corriere della Sera in ricognizione tra diplomatici e funzionari europei, riporta la battuta che gira in queste ore nelle cancellerie: "Questo è un problema italo-italiano". A Bruxelles, Berlino e Parigi puntano ad aggravare le divisioni all'interno del governo italiano, con la Lega e l'ala sinistra del M5s (sempre più minoritaria) su posizioni opposte. Da una parte la linea dura del "no way", dall'altra quella "umanitaria" del sì agli sbarchi. Alla riunione delle prossime ore parteciperanno i rappresentanti di Italia, Francia, Germania, Austria, Spagna, Portogallo, Lussemburgo, Olanda, Belgio, Malta, Grecia e Irlanda. Sono invitati anche gli altri volenterosi, difficile che qualcuno si faccia avanti.

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