Addio a Carlotta Nobile, il prodigio del violino
Suonava violino in maniera sublime: la musica che usciva dallo strumento sollecitato dalle sue abili mano facevano sentire in paradiso. Ora Carlotta Nobile lo suonerà per gli angeli . Il prodigio della musica classica italiana si è spenta dopo una una malattia che ha avuto la meglio sul suo grande amore per la vita. Aveva solo 24 anni, ma la sua carriera era già piena di successi e premi. Diplomata in Violino in Conservatorio con il massimo dei voti a 17 anni, una purtroppo breve vita spesa nel perfezionamento della tecnica e numerosi premi già all'attivo in Italia e all'estero, fra i quali il premio Violinistico “F. Kreisler” di Matera (edizione 2006), il Diploma di “Distinguished Musician” all'International Ibla Grand Prize 2007 e la “Ernest Bloch Special Mention” all'International Ibla Grand Prize 2008, da tre anni era diventata direttrice dell'orchestra da camera dell'Accademia di Santa Sofia. Ieri a Benevendo una città commossa nella quale sono arrivati amici e colleghi da tutta Italia le ha dato l'ultimo addio nella Basilica di San Bartolomeo del capoluogo sannita. "Questo è l'ultimo concerto che l'Accademia di Santa Sofia le dedica. Quante lacrime abbiamo già versato, basta. Carlotta è viva", ha detto don Mario De Santis durante la straziante omelia. Come riporta la Gazzetta di Benevento, Carlotta negli ultimi giorni ha dedicato alcuni scritti a papa Francesco. "Sarei felice di avvicinarlo - si legge in una delle sue ultime lettere - anche solo per un minuto".