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Propaganda Live e Rula Jebreal, Barbara Serra di Al Jazeera in diretta: "Dovete tenere il conto delle donne invitate"

Dopo le polemiche su Propaganda Live per il gran rifiuto di Rula Jebreal, la giornalista palestinese che non è andata in trasmissione contestando di essere l'unica donna invitata, il programma di Diego Bianchi nella puntata di venerdì 21 maggio ha molto discusso di donne. Fra gli altri, l'intervento di Barbara Serra, giornalista conduttrice di Al Jazeera English, chiamata a parlare proprio del conflitto israelopalestinese e che però ha dedicato una parte del suo intervento alla parità di genere:

"Grazie mille per l'invito, è stata una settimana difficile per noi, per Gaza e anche per noi perché l'esercito israeliano ha distrutto il palazzo dove c'era la nostra redazione e anche quella di Associated Press. Ma c'è anche un altro tema a cui tengo molto e di cui si parla in Italia" ha detto Barbara Serra; "non ti faccio uno spiegone ma ovviamente è la rappresentanza delle donne in Italia. So che tu probabilmente ingiustamente come programma siete finiti nel mirino. E' una cosa di cui parlo da molto tempo e nel panorama televisivo italiano non si salvano in molti anzi non si salva nessuno. Io ti parlo anche come competenza da donna italiana che vive all'estero da quando aveva otto anni, in Danimarca e in Inghilterra, e ti posso dire che c'è un'esperienza diversa. L'Italia non è l'Arabia Saudita; non dobbiamo diventare la Svezia ma magari un paese un po' più equo. Perciò diciamo che quando si parla di competenze di donne in tv, non si mostra tutta la complessità della questione italiana. Io sono qui per le mie competenze, che ho accumulato però a 46 anni per le opportunità che ho avuto all'estero. E' un problema complesso; è dovere di autori televisivi in Italia risolverlo? Noi tutti possiamo far parte della soluzione".

"Perciò ti do dei consigli non richiesti", continua Serra. "Se noi come gente di tv vogliamo andare avanti dobbiamo fare due cose. Uno, tutti i programmi dovrebbero tenere il conto di chi invitano. Lo so che sembra da secchioni, ma è utile e del resto lo facciamo tutti in par condicio. E poi credo che ogni programma debba guardarsi e dirsi ok, qual è il nostro limite? Il 50% è quasi inarrivabile perché quasi tutte le posizioni di potere in Italia sono occupate da uomini. 40? 30? 25%? E' una scelta di ogni programma; quello che si è fatto per anni in Inghilterra e ha dato i suoi frutti, è stato andare a cercare voci diverse e sviluppare voci diverse. So che non è facile, anche io cerco ospiti per il mio tg; ma la rappresentanza è importante ed è uno dei punti deboli del nostro paese. Sta migliorando ma a volte parlare solo di competenze nasconde certi problemi".

"È uno spieghetto", replica Diego Bianchi, "ti ringrazio, non riapro la questione perché come ti ho detto quando ci siamo parlati questa non è una puntata riparatoria, ma è giusto che chi invitiamo si esprima sul tema. Noi non abbiamo mai ignorato il problema, anzi, a volte è capitato uno squilibrio nell'altro senso".

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