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Matteo Salvini, gli studenti pro immigrati bruciano il suo manichino e le bandiere della Lega a Milano

Ecco il "No Salvini Day": bandiere della Lega e un manichino con il volto di Matteo Salvini dati alle fiamme. La vergognosa manifestazione degli studenti a Milano finisce com'era, purtroppo, prevedibile. In piazza, sulla carta, i sostenitori delle ong (in tanti avevano le magliette della nave Mediterranea) e dell'accoglienza, ma la marcia pro-immigrati si è subito trasformata in una manifestazione tutta politica di odio contro il leader leghista e ministro degli Interni. E già che c'erano i dimostranti hanno pure tirato uova contro le vetrine del negozio di abbigliamento Zara (marchio che nulla c'entra con la questione) al grido di "disobbedienza morale al clima di xenofobia, obbedienza al diritto, all'umanità, alle leggi del mare". "Altre dirette degli studenti amici dei centri a-sociali: Roma, Napoli, Milano. Bandiere rosse, canzoni sovietiche, Salvini vaffanculo, Uccidere Salvini non è reato, ecc. - ha commentato il diretto interessato su Facebook - E poi sarei io che semino odio... Si sfoghino per questo giorno di vacanza, convinto come sono che solo un'estrema minoranza di kompagni pensa davvero tutto questo. Trovo però particolarmente idiota bruciare la bandiera della Lega, o di qualsiasi altro movimento politico, o dare FUOCO a un manichino con la mia faccia, non pensate anche voi? Qualcuno dovrebbe imparare un po' di RISPETTO".  Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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