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Roma, Marino cade in bici

Pedala, Marino, pedala...

Il sindaco tradito da un sampietrino: capitombolo in bici, graffi e pantaloni strappati prima dell'incontro al ministero con Massimo Bray

Ignazio Stagno
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E alla fine Ignazio Marino è cascato. Non dalla giunta del Campidoglio, ma dalla sua amatissima bicicletta. A raccontare "la caduta" è l'agenzia Dire. Forse lo ha tradito un sampietrino, intanto il sindaco di Roma è finito per terra con tutta la bicicletta proprio per le vie della sua città, la Roma di cui è sindaco. Il fuori programma sarebbe avvenuto in piazza del Collegio Romano. Il piccolo incidente è capitato in prossimità del ministero dei Beni culturali, dove il primo cittadino si stava recando per una riunione con Massimo Bray. All'ordine del giorno anche la pedonalizzazione di via dei Fori Imperiali. Pantalone strappato -  Per Marino nulla di grave: il sindaco si è immediatamente rialzato e ha percorso, sempre in sella, gli ultimi metri che lo separavano dal portone del Collegio Romano. Unico ‘effetto collaterale' della caduta il pantalone rovinato. Così il look del sindaco, al suo primo incontro ufficiale con un minsitro del governo non è stato proprio impeccabile. Anche questa volta Marino aveva al seguito i soliti vigili urbani che con polpacci palestrati lo scortano con la bici elettrica per le vie della capitale. In tutto, la truppa, degli angeli custodi in sella, conta 18 uomini. Ma lo squadrone non ha potuto evitare la rovinosa caduta al primo cittadino capitolino. Fortunatamente, però, Marino non ha travolto nessuno di loro. Ora il sindaco capirà sulla sua pelle e sulle ginochhia sbucciate cosa chiedono da tempo i romani: meno primi cittadini in sella e più piste ciclabili chiare e visibili. Per tutti. Anche per Marino. (I.S.)

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