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Aquarius, lo scenario-trappola sulle prossime 24 ore: perché la nave potrebbe comunque arrivare in Italia

Gino Coala
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Potrebbe non bastare l'offerta della Spagna di accogliere la nave Aquarius per chiudere la crisi nel Mediterraneo che vede l'imbarcazione bloccata in mare da ormai tre giorni. Il governo spagnolo ha offerto il porto di Valencia per accogliere le 629 persone a bordo dell'imbarcazione, ma la destinazione non avrebbe convinto del tutto i responsabili della Ong. Leggi anche: Aquarius, panico a bordo: un uomo tenta di gettarsi in mare Secondo Msf, il porto di Valencia richiede tre giorni di navigazione, tempo necessario per percorrere i circa 1300 chilometri che la separano dalle coste spagnole. Al momento la nave ospita almeno 100 persone in più rispetto alla sua capacità massima, il che - sostengono i reponsabili della Ong - metterebbe a rischio salute e la sicurezza dei passeggeri soccorsi in mare, compresi alcuni malati, le donne incinte e i bambini. La capitaneria di Malta ha provveduto a rifornire la nave di cibo e acqua, sufficiente però a coprire il fabbisogno della nave per al massimo altre 24 ore. Quindi, senza una soluzione nelle prossime ore e con l'eventuale aggravvarsi delle condizioni di salute delle persone a bordo della Aquarius, diventerebbe quasi inevitabile l'ipotesi che la nave attracchi comunque al porto di Pozzallo, in Sicilia.

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