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Carlotta Chiaraluce, i sospetti dopo la cacciata da Santoro: i brutti intrecci con De Benedetti

Giovanni Ruggiero
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Fa ancora discutere l'epurazione della dirigente di Casapound, Carlotta Chiaraluce, dal programma M di Michele Santoro dopo appena una puntata. Che tra i due non ci fosse grande simpatia era ampiamente prevedibile, ma in questo caso la militanza antifascista di Santoro sarebbe solo una comoda scusa di comodo, come la stessa Chiaraluce racconta a Il Tempo: "Non credo che Santoro non se lo immaginasse che ci sarebbero state delle polemiche, dato che già prima del programma c'era chi aveva contestato la mia presenza". Leggi anche: Santoro epuratore, dopo una puntata fa fuori Carlotta Casaluce In fondo Santoro è anche scafato uomo di televisione, della polemica si è sempre nutrito e ha saputo sfruttarla nel corso di tutta la sua carriera. La cacciata di lady Casapound quindi sembra più una reazione, Santoro deve "aver ceduto a pressioni esterne". Una mossa decisa proprio dopo il suo primo intervento nel programma, quando ha toccato tasti scomodi, primo fra tutti i fatti imbarazzanti emersi tra Carlo De Benedetti e Matteo Renzi: "Sicuramente il fatto che ho toccato il signor De Benedetti avrà infastidito qualcuno - dice Chiaraluce - In realtà queste cose Casapound le dice da sempre, solo che se vengono dette in tv in prima serata magari hano un'eco più forte. Questo, evidentemente, non si può consentire".

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