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Ha ucciso il rapinatore, va da Giletti: il braccio ricoperto di lividi in diretta

Giulio Bucchi
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"Non sapevo cosa volessero fare. Come si è aperta la porta mi hanno afferrato l'arma per potermi disarmare. Il colpo è partito mentre cadevo quando mi hanno trascinato da un braccio". Intervistato da Massimo Giletti a L'Arena, Mario Cattaneo mostra il braccio coperto di lividi dopo la colluttazione fatale con un ladro. Il rapinatore, un romeno trentenne, si era introdotto insieme ad altri complici nell'osteria di Catteneo nel Lodigiano, giovedì notte. Quando l'oste e suo figlio li hanno scoperti, sono scesi e hanno cercato di fermarli. Cattaneo aveva un fucile in pugno. "Non mollavo l'arma perché pensavo che c'era ancora un colpo dentro, se me l'avesse portata via mi avrebbero sparato. Il colpo partito ha raggiunto non il rapinatore che mi teneva per il braccio, ma un altro che stava scappando". 

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