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Volti da zona gialla. La bellezza e le bellezze della provincia italiana dopo le restrizioni

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26 aprile. Dopo più di quattro mesi chiusi nella zona arancione, uscire dall’Umbria (anzi dalla tua città!) sembra quasi scavalcare il Muro da est ad ovest. La macchina fotografica a tracolla per il viaggio di un giorno, goduto però momento per momento, scatto per scatto. 

A Cortona, ameno borgo toscano, dal quale si intravede la striscia blu del Lago Trasimeno all’orizzonte, seduti in Piazza Signorelli, nel suggestivo centro storico, il primo scatto è dedicato alle libagioni. Non un volto, dunque, ma una bollicina servita per la prima volta al calice e seduti, dopo tanti mesi di bicchieri e bicchierini di carta rapidamente asportati…

Maria Vittoria. Arriviamo ad Arezzo nel primo pomeriggio, cielo variabile ma gran caldo che aumenta percorrendo la breve salita fino a Piazza Grande, cuore storico pulsante della città di Petrarca e del Saracino. Ad aspettarci Maria Vittoria, un po’ guida un po’ modella, con la quale raccontiamo la vita che davvero riprende dopo le lunghe restrizioni dei mesi precedenti.

Febbraio. Mentre l’Italia è ancora maculata, un impegno lavorativo nella Capitale può essere occasione per raccontare qualcosa di più della Roma in #yellowzone. Sì, il formicolare delle auto all’ora di punta, i caffè “distanziatamene” affollati, sotto il cielo terso di Piazza della Repubblica la macchina segue gli aggraziati movimenti e le pose naturali di Amy, rossa come una birra irlandese ma dal cuore italianissimo. 

Dicembre. Negli scampoli di libertà che precedono la clausura natalizia, nulla di meglio da fare che godere del tiepido sole dicembrino fra le architetture razionaliste della Città Universitaria de La Sapienza. 

Tre volti mediterranei, che di più non si può: due ragazze partenopee ed una dell’Agro… immortalate rigorosamente in bianco e nero! 

di Marco Petrelli

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