Cerca
Logo
Cerca
+

Euro, il piano della destra tedesca che fa tremare l'Ue: "La Germania torni al marco"

Gino Coala
  • a
  • a
  • a

La Grexit poi Tsipras con le lacrime e sangue dei greci è riuscita ad evitarla, la Brexit i cittadini britannici l' hanno votata ma i loro politici pasticciano e si accapigliano sul modo di farla, ma ora si inizia a parlare anche di Dexit. Una uscita dall' Europa di quella Germania che è il suo partner più grande, e di cui si è parlato nel corso del congresso di Riesa in Sassonia, dell' Alternativa per la Germania (Afd). Leggi anche: Banche, agguato della Bce sugli istituti italiani: come ci vogliono morti Sembra un controsenso, che il membro più grande di una entità composita, e quello spesso accusato dai soci di voler imporsi agli altri, possa pensare di andarsene. Ma fu proprio quello che avvenne nel 1991, quando Eltsin impose l' uscita della Russia dall' Urss. Alternative für Deutschland in effetti non parla di andarsene dall' Unione Europea, ma solo dall' euro. Lo minaccia però se non viene approvato un pacchetto di riforme che prevede tra le altre cose l' eliminazione del Parlamento Europeo. Il tutto nel manifesto elettorale per le prossime Europee che i delegati hanno votato, e che prevede di fare campagna per il divorzio tra Berlino e la Ue «come ultima risorsa» se Bruxelles non esegue riforme fondamentali «in tempi adeguati». È la prima volta nella storia tedesca del dopoguerra che un partito politico rompe il tabù sulla partecipazione della Germania all' integrazione europea. Tra i punti di rottura del manifesto c' è appunto l' abolizione del Parlamento europeo, indicato come un organismo di 751 membri privilegiati che si intromette nel potere legislativo, competenza esclusiva degli stati membri. Il voto viene peraltro in contemporanea con il video in cui Di Maio e Salvini chiedono l' abolizione non del Parlamento Europeo ma comunque della sua sede di Strasburgo, definita «marchetta francese da chiudere il prima possibile». Per ora la Adf non mette in discussione né la valuta unica, né il disegno di integrazione economica che la sostiene. Il portavoce del partito Joerg Meuthen, che peraltro è economista, la spiega in questi termini: «Uscire dalla Ue non è lo scopo dell' Afd ma, diciamo, è l' ultima opzione. Se le nostre fondamentali proposte di riforma non dovessero essere realizzate in un periodo di tempo ragionevole, allora consideriamo l' uscita della Germania dalla Ue come un' opzione necessaria». Secondo Manfred Weber, l' eurodeputato della Csu che è capogruppo del Ppe e candidato alla presidenza della Commissione Ue al posto di Juncker, «Alternative für Deutschland ha rivelato la sua vera identità. È il partito della brexit tedesca ed è a tutti chiaro quanto caos e instabilità siano provocati dall' uscita di Londra dall' Ue. Chi non vuole questo caos e questa instabilità non deve votarli». di Maurizio Stefanini

Dai blog