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Euro, terribile profezia: "Ai minimi da 20 anni", cosa ci aspetta

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L'euro scivola sotto la parità col dollaro e si attesta ai minimi da ben 20 anni. Un primo segnale della crisi risale al 14 luglio scorso, quando la moneta unica era scivolata a 0,9991 dollari. "Ieri il movimento al ribasso è stato più deciso, fino a 0,9933 (per poi risalire negli Usa fino a 0,9946)", si legge sul sito di Repubblica. In affanno anche le Borse: "Francoforte, la peggiore in Europa, ha lasciato sul terreno il 2,33%, Piazza Affari ha limitato i danni all’1,64%, mentre Wall Street si uniforma al clima pesante: il Dow Jones ha ceduto l’1,9%, il Nasdaq il 2,55%".

 

 

 

Tutto questa non fa che aumentare la paura di recessione, mentre sullo sfondo non si arresta il fenomeno dell'inflazione in Europa. I timori nel Vecchio continente sono più forti che negli Usa, ecco perché l’euro sta pagando un prezzo più alto. E il motivo alla base di tutto questo è semplice. "La rincorsa del gas colpisce più duramente l’Europa rispetto all’America - si legge ancora su Repubblica - così come le conseguenze della guerra in Ucraina sono più pesanti da questa parte dell’Atlantico e in particolare stanno mettendo a dura prova la resistenza della Germania, un tempo locomotiva dell’eurozona".

 

 

 

"Occorre guardare il grafico del prezzo del gas per capire la forza del dollaro rispetto all’euro, l’economia preoccupa di più nel Vecchio continente e questo indebolisce l’euro", ha spiegato Antonio Cesarano, chief global strategist di Intermonte. Secondo gli esperti, la debolezza dell'euro è destinata a prolungarsi: Morgan Stanley ipotizza un euro in area 0,97 dollari in questo trimestre, mentre per Nomura già a fine settembre il target potrebbe essere 0,975 dollari". Tutto questo non fa che rendere ancora più complesso il lavoro della Bce, che si riunirà di nuovo l'8 settembre. 

 

 

 

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