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Mes, retroscena-Meloni: "Moneta di scambio in Europa"

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Mes sì o no? L'Italia starebbe pensando di ratificare la riforma ma a una condizione. Le parole di Giorgia Meloni risalenti a un paio di settimane fa renderebbero tutto più chiaro: "Non ha senso ratificare la riforma del Mes se non sai cosa prevede il nuovo Patto di stabilità", aveva detto la premier al Forum in Masseria. Stando a un retroscena del Giornale, il nostro Paese potrebbe dire di sì al Mes "se e solo se la riforma del Patto consentirà a tutti di investire in quelle politiche che proprio l’Ue ritiene prioritarie come la transizione green. Ossia, se e solo se alcune tipologie di investimenti saranno escluso dal computo del debito, dunque non solo verde e digitale ma anche la difesa".

 

 

 

Cosa c'entra il Mes con il Patto di stabilità? Il fondo salva-Stati prevede la concessione delle sue linee di credito "a condizionalità semplificata" solo ai Paesi che hanno rispettato il 3% del deficit/Pil e sono sotto il 60% di debito/Pil nei due anni precedenti, dunque solo a chi ha rispettato i parametri del Patto di Stabilità. Per questo è difficile che l’Italia vi possa accedere. Nel nostro caso verrebbero concesse linee di credito "a condizionalità rafforzata", cioè l’Euro-Troika composta da Mes, Bce e Commissione.

 

 

 

In cambio della ratifica della riforma del Mes, poi, ci si potrebbe aspettare un trattamento più favorevole anche per quel che riguarda il progetto di modifica del Pnrr che l’Italia sta per presentare, con l'obiettivo di allungare la scadenza oltre il naturale termine del 2026, visti i pesanti ritardi accumulati.

 

 

 

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