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Corea del Nord: "Via libera ad attacco nucleare contro gli Usa"

La follia di Pyongyang: "Ok a un'offensiva spietata. Le forze americane saranno annientate. L'operazione ha ricevuto la ratifica finale"

Andrea Tempestini
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  L'esercito nordcoreano ha ricevuto il definitivo via libera per uno "spietato" attacco nucleare contro gli Stati Uniti: lo ha reso noto un comunicato dello Stato maggiore dell'Esercito popolare coreano pubblicato dall'agenzia ufficiale di Pyongyang, Kcna. Le minacce di Pyongyang fanno scattare l'allarme rosso. La tensione, a questo punto, potrebbe sfociare in un conflitto. Nella nota diffusa dal regime si riferisce che l'esercito nordcoreano informa gli Stati Uniti che le minacce americane "saranno annientate da mezzi di attacco nucleare più efficaci, piccoli, leggeri e diversificati". "La spietata operazione delle nostre forze armate rivoluzionarie a questo riguardo hanno superato l'esame e la ratifica finale". La Corea del Nord ha quindi "formalmente" informato la Casa Bianca e il Pentagono di una potenziale azione nucleare. Lo riporta l'agenzia Bloomberg citando la coreana KCNA, secondo al quale "nessuno può dire se una guerra esploderà o no in Corea e se esploderà oggi o domani". Il ministero della Difesa sudcoreano ha confermato che la Corea del Nord ha trasferito un missile a medio raggio sulla costa orientale per un test di lancio o per esercitazioni militari. "Non si tratta di un missile Kn 08 ma può raggiungere distanze significative - ha detto Kim Kwan jin parlando alla commissione Difesa del Parlamento - non può raggiungere il territorio americano. Il missile sembra essere stato trasferito per un test o esercitazioni militari". Secondo il giornale giapponese Asahi, i satelliti americani hanno individuato un treno merci diretto verso la costa orientale. A bordo vi sarebbe stato appunto il missile Kn 08 che ha una gittata di 10mila chilometri e in grado di raggiungere gli Usa. Ma secondo altri funzionari sudcoreani, citati da Yonhap, il missile sarebbe un Musudan, che ha una gittata tra i 3mila e i 4mila chilometri e che potrebbe raggiungere la base militare Usa di Guam, dove Washington ha schierato la difesa anti-missilistica.   La risposta del Pentagono - Nel frattempo il Pentagono ha confermato il dispiegamento di un avanzato sistema di difesa anti missile nella sua base militare di Guam. La decisione, ha spiegato un comunicato del dipartimento americano della Difesa, è stata presa come "mossa precauzionale per rafforzare le nostre postazioni di difesa regionale contro la minaccia di missili balistici nordcoreani". Il Pentagono ha sottolineato che nelle prossime settimane verranno dispiegati a Guam missili del sistema Terminal High Altitude Area Defense (Thaad), per proteggere la base militare da eventuali missili di Pyongyang a breve e medio raggio.  Il segretario alla Difesa - "Gli Stati Uniti - si legge ancora nel comunicato del Pentangono - rimangono vigilanti di fronte alle provocazioni della Corea del Nord e sono pronti a difendere il territorio americano, i nostri alleati e i nostri interessi nazionali". In precedenza, il segretario americano alla Difesa, Chuck Hagel, aveva dichiarato di considerare "serie" le minacce della di Pyongyang, e ha esortato il regime a metter fine alla sua "pericolosa retorica". Intervenuto alla National Defence University a Washington, Hagel aveva dichiarato che gli Stati Uniti hanno intrapreso passi ragionevoli di fronte alle minacce di Pyongyang. Il segretario aveva poi aggiunto che può essere pericoloso sbagliarsi sulla serietá delle minacce altrui: "Basta un solo sbaglio e non voglio essere il segretario alla Difesa che una volta si sbagliò".      

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