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Francisco Jose, il macchinista che amava la velocità: "200km/h, non posso correre di più"

Si vantava su Facebook, il 52enne indagato per l'incidente a Santiago, in cui hanno perso la vita 80 persone

Francesca Canelli
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Si chiama Francisco Jose Garzon Amo, il conducente del treno deragliato in curva vicino Santiago de Compostela. Trent'anni di servizio alla Renfe, la ferrovia di Stato di Madrid, gli piaceva la velocità. Scherzava sui social, l'uomo che a 52 anni è il probabile responsabile della morte di almeno 80 persone, nel disastro ferroviario più grave della recente storia spagnola. Qualche mese fa pubblicò un post su Facebook che mostrava una foto del tachimetro a 200km/h e la scritta: "Non posso andare più forte". Prontamente cancellato. Tanto che erano apparsi commenti choccati: "Freeena che vai troppo veloce", gli dice un utente. Al quale garzon risponde: "Sono al limite, non posso andare di più". "Ma se vai a 200", continua l'altro. E lui: "Ma il tachimetro non è truccato". E ancora: "Che bello sarebbe  andare in parallelo alla Guardia Civil (la polizia spagnola) e superarli facendo saltare l'autovelox. Ah ah, che bella multa per Renfe". E invece, non c'è proprio niente da ridere.

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