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"Guerra nucleare in Europa". Usa, Putin, Cina e spazio: verso l'Apocalisse atomica

Cristina Agostini
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E' una nuova guerra fredda. L'annuncio da parte degli Stati Uniti dell'avvio dell'iter per uscire dal trattato Inf offre alla Russia "l'ultima possibilità" di dimostrare l'impegno al rispetto del patto. È quanto fanno sapere alti funzionari dell'amministrazione di Donald Trump sottolineando che "se ci sarà una corsa agli armamenti, sarà stata la Russia a farla scattare". Secondo i termini del trattato Inf sui missili nucleari intermedi siglato nel 1987, l'iter del ritiro dall'accordo è lungo sei mesi."Non siamo ottimisti", dicono le fonti, ma per i russi c'è ancora tempo di dimostrare il loro impegno. Anche perché gli Stati Uniti non hanno ancora fatto passi concreti e comunque agiranno in consultazione con gli alleati. Gli Stati Uniti, sottolineano le fonti, non sono interessati ad una nuova corsa agli armamenti e hanno cercato per anni di mantenere in vigore il trattato Inf. "Bisogna essere chiari, se c'è una corsa agli armamenti è la Russia che la sta cominciando", rimarcano le fonti, secondo le quali la denuncia dell'Inf è legata "solo alle violazioni della Russia a questo trattato e alla minaccia che ciò pone al sistema del controllo degli armamenti". Le fonti americane sottolineano quanto ciò sia rischioso anche per la sicurezza dell'Europa e suggeriscono che le violazioni russe siano dovuto soprattutto al riarmo di Pechino. "La Cina, l'Iran, non sono legati al trattato e ciascuno di questi Paesi possiede oltre mille di questi missili", rilevano i funzionari Usa. Per il presidente russo Vladimir Putin "si tratta soprattutto dei suoi vicini, uno di questi è la Cina". Trump "è interessato a cercare di migliorare i rapporti con la Russia, ma per ballare il tango bisogna essere in due".

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