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Papa Francesco, aria di complotti. "Se mi attaccano gli americani...", sfogo in aereo, terremoto in Vaticano

Giulio Bucchi
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"Per me è un onore che mi attacchino gli americani". Papa Francesco non è mai stato tanto duro sulla fronda in Vaticano. Ci sarebbe quasi da rispolverare un detto piuttosto scomodo, "tanti nemici tanto onore", ma la verità è che sul volo di andata per Maputo, il Santo Padre ha toccato con mano il nervo scoperto della Santa Sede. Il riferimento infatti è al libro del giornalista francese Nicolas Senéze del quotidiano cattolico La croix, intitolato Come l'America vuole cambiare Papa. Leggi anche: "Perché Papa Francesco mi ha nauseato". Vittorio Feltri a valanga Si parla della guerra intestina tra Pontefice e cattolici conservatori d'Oltreoceano, e Bergoglio non si nasconde: "Questo libro è una bomba". Parole forti, ricostruisce poi Repubblica, che hanno spinto il portavoce della sala stampa vaticana Matteo Bruni a una precisazione: "In un contesto informale il Papa ha voluto dire che considera sempre un onore le critiche, particolarmente quando vengono da pensatori autorevoli, e in questo caso di una nazione importante". Una difesa che scricchiola e che non nasconde il senso di disagio, quasi di "assedio" teologico e politico a cui Francesco sta facendo fronte da mesi, con tanto di nuove inquietanti voci su presunti "complotti interni" e tentativi di portarlo alle dimissioni. 

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