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Ue, Merkel sui Paesi deboli: "O fate le riforme o non vi diamo i soldi"

La tri-Cancelliera minaccia: "Modifichiamo i trattati comunitari, introduciamo accordi vincolanti e chi sgarra..."

Giulio Bucchi
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O fate le riforme (sottinteso: che diciamo noi) oppure interverremo e vi tagliamo i fondi. Il Terzo Reich della nuovamente eletta Cancelliera tedesca Angela Merkel comincia con un appello ai Paesi europei in difficoltà perché attuino le riforme strutturali promesse. In caso contrario, ha esortato a considerare una modifica dei Trattati europei: "La credibilità dell'Europa ha sofferto troppe volte dei compromessi e degli impegni non assolti". Di fronte al Bundestag, la Merkel ha sostenuto l'idea della firma di accordi vincolanti tra gli Stati membri e la Commissione europea per l'attuazione delle riforme necessarie. In caso di mancata attuazione, i Paesi responsabili affronterebbero le conseguenze a livello di ripartizione dei fondi strutturali comunitari. "Accordi contrattuali naturalmente non significa che la Commissione può imporre qualcosa ma che i Paesi membri stringono tali intese contrattuali con la Commissione - prova a indorare la pillola la padrona d'Europa -. I parlamenti nazionali li dovranno ratificare o altrimenti non saranno vincolanti". L'obiettivo è comunque imporre una moral suasion su Paesi "deboli" come Grecia, Spagna, Italia. E dal soft power passare all'hard power è facile, parlando di Germania: "Chi vuole più Europa - ha concluso la Merkel - dovrà essere disposto a regolare in modo diverso alcune competenze".

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