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Ursula von der Leyen sul vaccino russo: "Prima le ispezioni", dall'Europa altro stop a Sputnik

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Prima criticato, ora desiderato. Il vaccino russo Sputnik V ha un'efficacia pari al 91,6 per cento. Una cifra che mette a tacere tutti quelli che all'inizio avevano avuto dubbi sulla sicurezza del farmaco. Molti pensano sia arrivato il momento che questo siero contro il Covid arrivi anche in Europa, ma la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, per ora preferisce la cautela. "Sputnik non ha chiesto l'autorizzazione a Ema finora. Se lo faranno, devono presentare tutti i dati e sottoporsi allo scrutinio come gli altri", ha avvertito.

 

 

 

"Inoltre, non producono in Ue, quindi certamente ci deve essere un'ispezione ai siti di produzione, perché dobbiamo avere standard di produzione stabili", ha continuato la von der Leyen. Che poi ha aggiunto: "Ma ancora ci chiediamo come mai la Russia offra milioni di dosi quando ancora non vaccina tutta la sua popolazione, questo dovrà trovare risposta". Intanto ha rassicurato i cittadini europei sulle dosi degli altri vaccini che presto arriveranno negli Stati membri.

 

 

 

"La Commissione Ue acquisterà altri 150 milioni di dosi del vaccino di Moderna per quest'anno e ne ha opzionati 150 milioni per il prossimo. Si aggiungono ai 160 milioni acquistati l'anno scorso", ha spiegato la presidente. Intanto l'azienda ha fatto sapere che sta lavorando anche sul fronte varianti, quello che al momento preoccupa di più. Poi ci sono Pfizer e BioNTech, che hanno annunciato un accordo con la Commissione europea per la fornitura di ulteriori 200 milioni di dosi del vaccino contro il Covid-19 ai 27 Stati membri dell'Unione. 
 

 

 

 

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