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Ucraina, Polonia in pressing su Joe Biden: intervento Nato, la linea rossa da non superare

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Paesi dell'Est in pressing sulla Nato. La guerra russa in Ucraina sta sconvolgendo tutti gli equilibri esistenti tra gli Stati. Adesso tra le forze che cercano di contrastare Vladimir Putin si sarebbero venuti a creare due schieramenti. Da una parte, come spiega Repubblica, ci sono i “falchi” e dall'altra i “realisti”. Del primo fronte fanno parte quasi tutti i Paesi dell’est europeo, in primis la Polonia e i Baltici. Tutti quelli che confinano con la Russia, insomma. 

 

 

 

Secondo i "falchi", il Patto Atlantico dovrebbe delineare una “red line”, cioè una linea rossa che non può essere superata in alcun modo, pena la risposta immediata della Nato sul piano militare. Per i Paesi dell'Est, questa linea dovrebbe essere rappresentata dall'uso delle armi chimiche e dal confine temporale. Quindi la Nato dovrebbe essere pronta a intervenire se Mosca ricorresse ai gas o se il conflitto tirasse troppo per le lunghe. La proposta però non piace a tutti, soprattutto agli Stati Uniti. Joe Biden, infatti, vede un eventuale conflitto diretto con Mosca come un incubo. 

 

 

 

Molti, comunque, confidano e sperano proprio nel fattore tempo. Se l'Ucraina riuscisse a resistere a lungo, le forze russe potrebbero non farcela e alla fine sarebbero costrette a rinunciare. Ecco perché gli Usa starebbero andando avanti con le sanzioni e con i rifornimenti di armi a Kiev. E' quasi certo, insomma, che al summit di giovedì prossimo il capo della Casa Bianca decida di proseguire sulla stessa linea, non accettando il pressing dei "falchi" sulla "linea rossa".

 

 

 

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