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Sergej Shoigu, che fine ha fatto il ministro della Difesa? "Non può essere un caso": terribili sospetti su Putin

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Vladimir Putin ripete che "l'operazione militare speciale procede bene". Ma il piano iniziale prevedeva una marcia trionfale tra le regioni russofone, al massimo, un mese, ma ancora non si vede la fine. Fin dai primi giorni non appaiono in pubblico il ministro della Difesa Sergej Shoigu, il falco di Putin e il capo di Stato Maggiore Valerij Gerasimov. "Il precedente del licenziamento di alcuni ufficiali di alto grado dell'Fsb, il servizio di sicurezza russo, accusati di aver sbagliato le previsioni, autorizza qualche sospetto. La guerra continua, ma sta cambiando", rivela il Corriere della Sera.

 

Gli analisti militari di Russia Today parlano ora del corridoio che va dal Donbass alla Crimea, senza mai menzionare le città più importanti dell'Ucraina. Il vero obiettivo a questo punto potrebbe essere una vittoria parziale e immediata,"che eviterebbe il rafforzamento della posizione negoziale di Zelensky e una lunga guerra di occupazione per la quale sembrano mancare mezzi, risorse e rinforzi", scrive sempère il Corriere.

 

 

Nel frattempo si accumulano le voci di complotti anti-Putin. Prima Marina Ovsyannikova, la giornalista che pochi giorni fa ha fatto irruzione durante il telegiornale della sera per protestare contro la guerra, mentre la scorsa domenica Vladimir Solovyov, l'anchor man più popolare di Russia e più vicino a Putin, ha avuto due ospiti anche loro di stretta osservanza presidenziale, il regista Karen Shakhnazarov e il deputato Semyon Bagdasaro.  due hanno riconosciuto "l'impatto forte delle sanzioni e i fallimenti dell'esercito. Potrebbe essere una messa in scena per mostrare pluralismo. O forse l'inizio di una operazione mediatica per preparare il terreno al racconto di un finale diverso", conclude il Corriere.

 

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