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Joe Biden, la bomba di Steve Bannon: "Ha preso tangenti dal Partito comunista cinese"

 Steve Bannon

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Joe Biden rischia l'impeachment. Steve Bannon, ex capo stratega della Casa Bianca ha detto infatti che il presidente degli Stati Uniti sarà "messo sotto accusa quando il Gop riprenderà il Congresso a novembre". Ha detto che sarà fatto sulla base del contenuto del portatile di Hunter Biden. Parlando con il conduttore di Sky News Sharri Markson, secondo quanto riporta il sito realclearpolitics Steve Bannon ha detto riguardo al ritorno di Donald Trump nel 2024. "Trump corre e Trump vincerà".

 

 

Riguardo all'impeachment, ha specificato che "Questo dossier mostra che il presidente Biden è compromesso con il Partito Comunista Cinese e, francamente, con altri, inclusa l'Ucraina. I tuoi spettatori rimarranno sbalorditi dalla quantità di dettagli della corruzione della Biden Crime Family".

"Ci sono prove incriminanti assolutamente sorprendenti", ha continuato Bannon. C'è "di tutto, dai bonifici agli assegni, che legano direttamente la famiglia Biden e lo stesso Joe Biden, ai soldi presi dal Partito Comunista Cinese", ha detto ancora l'ex guru di Donald Trump. E ancora, ha concluso: "Penso che vedrai la responsabilità". "In particolare - e lo dimostrerebbero le e-mail trovate sul suo computer portatile - Joe Biden ha ottenuto una riduzione del 10 per cento" degli affari esteri del figlio Hunter. L'accusa è chiara, dirompente, ovviamente tutta da dimostrare: Biden avrebbe preso tangenti dal partito comunista cinese.

 

 

Intervistato due settimane fa a Zona Bianca Bannon aveva detto che questa guerra non sarebbe potuta accadere durante la presidenza Trump. "Se Trump fosse stato presidente avrebbe visto che dal 2014 l’entrata della Russia in Ucraina aveva già causato 14.000 vittime e Trump avrebbe cercato un negoziato per evitare di arrivare a questo nuovo conflitto armato. La guerra è imprevedibile e stiamo giocando con il fuoco. Stiamo permettendo che un conflitto regionale possa andare in metastasi e diventare un conflitto globale. Ecco perché penso che dobbiamo stare molto attenti che i leader del mondo non spingano gli ucraini verso la loro fine".

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