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Battaglione Azov, "una recita": il video coi bambini nelle acciaierie Azovstal, "cosa non torna"

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Neanche di fronte alle immagini di donne e bambini intrappolati nei sotterranei dell'acciaieria Azovstal fermano la vergogna di certe teorie. Il battaglione Azov ha infatti rilanciato un video che mostra le vittime della guerra in Ucraina: persone che da giorni sono chiuse all'interno delle catacombe in balia dei russi. Qui mamme e figli devono fare i conti con la poca acqua e cibo a disposizione. Eppure, nonostante la testimonianza, c'è chi mette in dubbio. "Mi ripeto, ma utilizzare i civili come scudi umani non è un crimine di guerra?", chiede un utente del web.

 

 

E ancora: "La domanda è: ma perché non se ne vanno? O non sono liberi di farlo in quanto presi come scudi umani?". Ma non finisce qui, perché i sospetti - come se ce ne dovessero essere - sono tanti: "E perché dovrebbero esservi donne e bambini?" chiede uno mentre un altro senza pudore replica: "Appunto. O tutta una recita propagandistica come già ne abbiamo visto tante in ukrajina, o scudi umani catturati e trattenuti dagli ukrajini. Tertium non datur...". 

 

 

La cronaca però racconta ben altro: sono proseguiti infatti i bombardamenti russi a ridosso dell'acciaieria. Non solo, stando a quanto riportato dall'agenzia ucraina Ukrinform, la Russia non ha abbandonato i suoi piani per usare armi chimiche contro gli ucraini e i civili che soggiornano nelle acciaierie della città portuale assediata di Mariupol. "Le armi chimiche possono essere usate contro le persone che si trovano nello stabilimento di Azovstal", è l'allarme che da giorni preoccupa il governo di Kiev. 

 

 

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