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Spagna, arrestato Shariy: dietro c'è la mano di Zelensky, chi è la "spina nel fianco" del premier

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È stato prima arrestato e poi scarcerato - con misure cautelari - in Spagna il politico e blogger ucraino Anatoly Shariy, accusato di tradimento nel suo Paese di origine e finito in manette mercoledì 4 maggio a Tarragona su mandato d'arresto internazionale emesso da Kiev. La decisione è del tribunale di Madrid, Audiencia Nacional. Secondo i documenti della Corte nazionale spagnola, Shariy che ha anche un canale Youtube, è accusato di "alto tradimento e incitamento all'odio". Viene accusato di promuovere discorsi di odio, ma anche di attività contrarie alla sicurezza nazionale ucraina, al servizio di interessi stranieri. 

 

 

Al politico-blogger, che secondo quanto riferito vive in Spagna dal 2019, è stato ordinato di consegnare il passaporto e rimanere nel Paese. Come affermato dalla Corte, i funzionari in Ucraina hanno ora 40 giorni per presentare formalmente una richiesta di estradizione nei suoi confronti.

 

 

Il suo arresto è stato annunciato ieri, giovedì 5 maggio, dai servizi di sicurezza ucraini, che hanno affermato che ci fosse motivo di credere che Shariy "agisse per conto di entità straniere". L'uomo è fondatore di un partito politico ritenuto filorusso, duramente critico nei confronti del governo di Kiev. I media ucraini hanno riferito che uno dei membri del partito ha affermato a febbraio, prima dell'inizio della guerra, che a Shariy era stato concesso asilo nell'Unione europea. 

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