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Soldati russi, svelati gli autosabotaggi per fregare Putin: "Abbiamo distrutto tutto"

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A Vladimir Putin va sempre peggio: dopo gli attacchi per mezzo dell'esercito ucraino a navi e ammiragli, ecco che arrivano i sabotaggi dei russi. Stando ad alcune conversazioni militari intercettate dal Servizio di sicurezza dell’Ucraina, i combattenti di Mosca si scambiavano consigli a vicenda su come mettere fuori uso armi e veicoli. È il caso di un soldato russo che, tra i vari, avrebbe raccontato di aver versato sabbia nei sistemi di alimentazione dei carri armati, in modo da renderli inutilizzabili. "Non seguo ordini stupidi, semplicemente mi rifiuto - avrebbe confessato -. Ho rovinato tutto e basta".

 

 

Ma il soldato è in buona compagnia, perché quando il commilitone russo che era dall’altra parte della linea ha saputo che l’unità non era stata punita per insubordinazione, ha pensato di poter utilizzare la stessa tattica, esponendola ai colleghi d’armi. E ancora, un altro soldato ha raccontato alla famiglia che lui e i suoi compagni avevano danneggiato un carro armato, l’ultimo del loro reggimento. Anche in questo caso l'obiettivo era quello di far saltare il piano di attacco: "Abbiamo un solo carro armato rimasto nel reggimento. In breve, abbiamo rotto noi il serbatoio al mattino, per non andare".

 

 

Che siano questi i motivi dietro i tanti insuccessi dello zar? Questo non è dato sapersi, ma è certo che le conversazioni captate mostrano il clima che si respira tra i soldati di Mosca. Non a caso, a ridosso della parata del 9 maggio, Putin non può vantare grandi vittorie: la resistenza ucraina si è dimostrata più forte del previsto e la guerra tutt'altro che lampo come invece previsto dal Cremlino. 

 

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