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Joe Biden, doppio gioco? "Mentre Draghi chiedeva un cessate il fuoco...": perché non vuole il negoziato

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Mentre Mario Draghi chiedeva un cessate il fuoco, Jen Psaki - portavoce della Casa Bianca - dichiarava che al momento non ci sono possibilità di riprendere i colloqui, e la colpa è della Russia che non è disposta a negoziare con l’Ucraina. È chiaro che un negoziato non rientra negli attuali piani degli Stati Uniti, che continuano a inviare armi alla resistenza e hanno appena approvato altri 40 miliardi di aiuti di diverso tipo. L’invasione russa si sta trasformando in una guerra di logoramento e ciò fa il gioco anche degli Usa, che sul medio-lungo periodo potrebbero vedere il “nemico” russo auto-distruggersi.

 

 

L’interesse americano non coincide però del tutto con quello italiano ed europeo. Lo ha fatto intendere bene il premier Draghi: “Dobbiamo fare ogni sforzo per aiutare a raggiungere quanto prima un cessate il fuoco e per dare nuovo slancio ai negoziati di pace. In Italia e in Europa la gente vuole che si ponga fine a questa violenza, a questi massacri che stanno avvenendo”. Biden ha parlato dopo Draghi, ma non ha fatto alcun commento sul cessate il fuoco o sulla ripresa dei negoziati. Non sorprende, dato che la linea degli Usa è chiara ed è stata ribadita anche da Avril Haines, direttrice di intelligence: “Non vediamo un percorso negoziale praticabile, almeno nel breve termine”.

 

 

La Haines si aspetta una guerra prolungata, di logoramento: “Vladimir Putin deve affrontare una discrepanza tra le sue ambizioni e le attuali capacità militari della Russia. Ciò significa che probabilmente nei prossimi mesi potremmo muoverci lungo un percorso imprevedibile”. Quindi nessuno spiraglio di pace, per gli americani: la guerra è destinata ad andare avanti e il tavolo dei negoziati a rimanere vuoto.

 

 

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