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Ucraina, le notizie in diretta. "Ucciso nei combattimenti". Disfatta per Putin, chi è l'ultimo generale fatto fuori dagli ucraini

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Si entra nel 102esimo giorno di guerra. La Russia aumenta il livello dell'offensiva in Donbass e torna ad attaccare Kiev, dove sono state segnalate molteplici esplosioni. Bombardato anche un monastero, accuse reciproche tra Kiev e Mosca. Nel frattempo, inizia l'esercitazione Nato nel Mar Baltico: durerà fino al 17 giugno e coinvolge 14 Paesi. Il Cremlino contro Roma: parla di campagna anti-russa in Italia.

Ore 21.45 Ancora missili su Kiev
''Stamattina, il nemico per l'ennesima volta ha lanciato i missili su Kiev, la capitale della nostra madrepatria''. Lo fa sapere l'arcivescovo maggiore di Kiev nel 102esimo giorno di guerra in UCRAINA. ''Aspri combattimenti - spiega Sviatoslav Shevchuk nel videomessaggio quotidiano- sono in corso nella regione di Luhanskdiventata l'epicentro della grande resistenza. Il nemico ha concentrato tutte le sue maggiori forze per prendere d'assalto le città eroiche di Severodonetsk e Lysychansk, ma senza successo: i difensori dell’Ucraina, il nostro esercito difendono con coraggio la nostra patria''. 

Ore 21.00 Zelensky a Zaporizhzhia incontra gli sfollati e le truppe al fronte
Il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky ha incontrato gli sfollati da Mariupol e le truppe in prima linea al fronte nella sua visita di oggi a Zaporizhizhia, la prima in questa zona dall'inizio della guerra. Lo ha annunciato su Instagram il vice capo dell'ufficio presidenziale Kyrylo Tymoshenko. Ad accompagnare Zelensky anche il capo dell'ufficio del presidente, Andriy Yermak. "Voglio ringraziarvi per il vostro grande lavoro, per il vostro servizio, per aver protetto tutti noi, il nostro Stato", si legge nella dichiarazione diffusa dalla presidenza Ucraina e che cita le parole di Zelensky ai soldati al fronte. Si tratta della seconda visita di lavoro del presidente al di fuori della regione di Kiev dall'inizio dell'invasione russa, il 24 febbraio. A fine maggio, si era recato a Kharkiv, nel Nord-Est, per visitare le truppe impegnate nelle ostilità.

Ore 20.20 Delegazione sudcoreana in Ucraina
Una delegazione parlamentare della Repubblica di Corea guidata dal leader del Partito popolare Li Jun Sok ha visitato la regione di Kiev, tra cui Bucha e Irpen. Lo ha annunciato il capo dell'amministrazione militare regionale di Kiev Oleksiy Kuleba su Telegram.

Ore 20.00 Colpito elicottero russo
I paracadutisti di Sicheslav hanno abbattuto un elicottero russo Ka-52 "Alligator". Lo rende noto la 25esima brigate Sicheslav aviotrasportata delle forze armate ucraine, che su Facebook ha scritto: "Concludiamo il fine settimana con buone notizie! Nella regione di Donetsk, i soldati della 25a brigata ancora una volta hanno riportato un successo, colpendo un elicottero d'attacco nemico Ka-52 Alligator. Non ci fermiamo, la stagione venatoria continua".

Ore 19.52 Ex generale Usa: la Cina non abbandonerà la Russia
 "In molte delegazioni di cui faccio parte ci sono cinesi e non intendono abbandonare la Russia. Anzi incolpano Stati Uniti, Europa e la Nato. Una spiegazione tortuosa, ma è la loro posizione pubblica e hanno scelto di sostenere la Russia. Se andassero contro la Russia cambierebbe tutto". Lo ha detto il generale John R. Allen, ex comandante delle Forze Nato e delle Forze militari Usa in Afghanistan, intervenendo come ospite all'evento conclusivo del 17/o Festival dell'economia di Trento.

Ore 18.50 Media, un altro generale russo ucciso sul campo
Un altro generale russo, Roman Kutuzov, è rimasto ucciso sul campo in Ucraina. Secondo quanto riporta il canale Telegram del progetto InformNapalm, rilanciato dall'agenzia Unian, Kutuzov è morto nei combattimenti vicino all'autostrada Artemivsk-Lysychansk, in Donbass. Le circostanze della morte del generale non sono però state rivelate. Il mese scorso, l'intelligence americana aveva riferito dell'uccisione di 8-10 generali russi in Ucraina.

Ore 18.00 Il consigliere del ministro dell'Interno, per riconquistare il Donbass bisogna entrare nel territorio russo
"Per riconquistare il Donbass è necessario che le forze ucraine entrino nel territorio russo. Lo ha detto il consigliere del ministro dell'Interno ucraino Viktor Andrusiv all'emittente televisiva "Canale 24". "Penso che sia molto più difficile riconquistare il Donbass. Come mai? Perché per combatterlo da un punto di vista tattico, bisogna capire che dobbiamo entrare nel territorio della Russia, e questo ha già lontane conseguenze internazionali", ha spiegato. "L'essenza di un contrattacco di successo è rendere punti strategici. Ad esempio, prendere Kherson con pesanti combattimenti, da un punto di vista strategico, non ha senso. Riguadagneremmo semplicemente la nostra città, il nemico si sposterebbe un po' piu' lontano da Kherson, ma ci creerebbe ancora molti problemi", ha aggiunto. 

Ore 17.50 Kiev, l'Occidente capisca che abbiamo bisogno di armi
"Kiev è costantemente minacciata - ha detto il viceministro della Difesa ucraino Hanna Maliar- Dobbiamo capire che la guerra è in una fase calda e Kiev rimane l'obiettivo principale della Federazione Russa". Maliar ha anche parlato dei combattenti di tutto il mondo che si sono arruolati per la Legione Internazionale, che secondo lei fa parte legalmente delle forze armate ucraine. "La Legione Internazionale ha dato prova di sé in battaglia - ha detto - anche nella liberazione di Kiev e ora anche i combattenti internazionali si trovano nei punti più caldi. Provengono da quasi tutto il mondo, con alcune persone che si iscrivono come combattenti professionisti in grado di svolgere compiti militari di altissimo livello e altri che si uniscono dopo essere stati motivati ​​​​da l'ingiustizia del conflitto".

Ore 17.20 Kiev, distrutto centro aiuti umanitari di Lysychansk
Un bombardamento russo ha distrutto il centro che si occupava della distribuzione di aiuti umanitari a Lysychansk, la città contigua a Severodonetsk, dalla quale è separata dal fiume Seversky Donets. Lo riferisce la polizia Ucraina, che ha mostrato un video delle conseguenze dell'attacco. Secondo il 'Guardian', la polizia ha riportato che 40 persone vivevano stabilmente nell'edificio. Non ci sono pero' al momento notizie su eventuali vittime. Le milizie separatiste del Lugansk hanno comunicato oggi che sono iniziati i combattimenti nella periferia di Lysychansk.

Ore 16.30 Mosca: la Grecia potrebbe aver inviato "enormi quantità" di armi all'Ucraina
 Il 27 febbraio Atene ha fornito all'Ucraina 40 tonnellate di "equipaggiamento di difesa" attraverso la Polonia. Da allora, il governo greco ha ripetutamente affermato che non invierà più nuove armi a Kiev per non minare le proprie capacità difensive. L'annuncio di nuove spedizioni di armi pesanti greche a Kiev ha suscitato aspre critiche da parte dell'opposizione, che ha accusato Atene di minare la sicurezza nazionale e di nascondere alla popolazione i dettagli degli accordi. 

Ore 16.00 Amministrazione di Donetsk: i russi hanno distrutto 43 edifici religiosi
Durante i tre mesi di guerra i russi hanno distrutto 43 edifici religiosi nella sola regione di Donetsk. Lo scrive su Telegram Pavlo Kyrylenko, capo dell'amministrazione statale regionale di Donetsk, spiegando che "ieri, a seguito del bombardamento di Svyatogorsk, l'eremo di Tutti i Santi 'Lavra Svyatogorsk' è andato a fuoco, ma questo non è il primo edificio religioso distrutto dai russi. Nella sola Svyatogorsk, che unisce tre monumenti di architettura e cultura, i russi hanno danneggiato il museo storico e architettonico, distrutto una chiesa, due eremi e due edifici della Svyatogorsk Lavra, uccidendo quattro monaci". "In tutto, i russi hanno distrutto o danneggiato almeno 43 edifici religiosi nella regione, la stragrande maggioranza dei quali apparteneva al Patriarcato di Mosca'', ha aggiunto Kyrylenko, dicendosi "convinto che questi bombardamenti siano una distruzione deliberata di qualsiasi manifestazione della cultura Ucraina".

Ore 15.33 Presidente Parlamento Ungheria: Zelensky ha disturbi mentali
Il Presidente del Parlamento ungherese, Laszlo Kover, ha accusato Volodymir Zelensky di avere disturbi mentali, per la sua richiesta di armi ai leader internazionali. Il portavoce del ministero degli Esteri ucraino, Oleg Nikolenko, ha risposto accusando i politici ungheresi di continuare a gettare fango sull’Ucraina.

Ore 15.18 Kiev, ripreso il controllo di metà Severodonetsk
Le forze ucraine controllano metà di Severodonetsk grazie al successo della controffensiva lanciata alla vigilia. L'impresa è stata confermata alla televisione dal governatore ucraino della regione di Lugansk, Sergiy Gaidai. "I russi controllavano il 70% di Severodonetsk ma sono stati respinti in un paio di giorni e ora la città è divisa a metà. Hanno paura di girare per strada in libertà", ha concluso Gaidai.

Ore 14.57 Erdogan: Svezia e Finlandia nella Nato, Turchia non cambia idea
Circa l'adesione di Svezia e Finlandia alla Nato "non cambieremo il nostro atteggiamento finché le nostre aspettative, che abbiamo dichiarato ai nostri interlocutori, non saranno soddisfatte". Così il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, intervenendo a un evento del suo partito, l'Akp.

Ore 14.12 Patriarca russo Kirill: ingiustificabile la scissione Chiesa ortodossa
"La Chiesa ortodossa è il sostegno spirituale di Russia, Bielorussia, Ucraina e di tutti i Paesi slavi, e nessuna distruzione dell'unità della Chiesa, anche per scopi politici, può essere giustificata". Così secondo la Tass il patriarca Kirill dopo una liturgia presso la Cattedrale dell'Esaltazione della Croce del Convento Salvatore Eufrosina a Polotsk, in Bielorussia.

Ore 13.40 Sabotaggi e guerra clandestina possono spingere Putin a negoziare
Secondo Douglas London, come riporta il Corriere della Sera, Vladimir Putin non può essere convinto a porre fine alla guerra in Ucraina attraverso concessioni ma "solo mettendolo di fronte alle conseguenze". Per 34 anni agente del servizio clandestino della Cia, oggi docente alla Georgetown University, London spiega che la shadow war, la guerra segreta, è la strategia giusta per fronteggiare il presidente russo.

Ore 13.24 Azovstal, le famiglie: Mosca migliori condizioni detenzione nostri parenti
Le famiglie dei combattenti della fonderia Azovstal chiedono che la Croce Rossa, le Nazioni Unite e altre organizzazioni internazionali influenzino la Russia per migliorare le condizioni di detenzione dei loro parenti attualmente in mano alle forze russe. "Sappiamo che il centro di custodia cautelare è sovraffollato e, ovviamente, che alcune risorse potrebbero mancare. Ancora una volta, cibo, acqua: tutto deve essere migliorato", ha dichiarato Kateryna, moglie del comandante Denis Prokopenko, in un’intervista concessa a Ukrainian Truth.

Ore 13.01 El Pais: Spagna fornirà carri armati e missili a Kiev
La Spagna darà all'Ucraina missili antiaerei Shorad Aspide e carri armati Leopard A4, oltre all'indispensabile addestramento dell'esercito di Kiev: lo conferma il quotidiano spagnolo El Pais, che cita fonti governative. Si tratta di un salto di qualità da parte di Madrid, che fino ad ora non aveva mandato armi limitandosi alle munizioni.

Ore 12.24 Mosca: missili a Kiev hanno distrutto carri e blindati forniti da Occidente
"Le forze armate russe hanno distrutto blindati forniti dai Paesi dell'Europa orientale all'Ucraina nel corso di raid aerei che hanno colpito oggi la periferia di Kiev". Questo quanto rende noto il Cremlino. "Missili ad alta precisione a lungo raggio lanciati dalle forze aerospaziali russe contro la periferia di Kiev hanno distrutto i carri armati T-72 forniti dai paesi dell'Europa orientale e altri veicoli corazzati che erano negli hangar", ha spiegato il portavoce del ministero della Difesa russo Igor Konashenkov, stando a quanto riporta la Tass.

Ore 11.44 Putin: se arriveranno armi Himars colpiremo nuovi obiettivi
"Se i sistemi Himars saranno consegnati agli ucraini, ne trarremo le conseguenze appropriate e useremo le nostre armi distruttive, e ne abbiamo in quantità sufficienti, per colpire obiettivi che non stiamo ancora colpendo": queste le minacciose parole di Vladimir Putin in una intervista al canale televisivo Rossiya 1. Gli Usa si sono impegnati a consegnare alle forze ucraine quattro lanciarazzi di precisione Himars, ma con una gittata limitata a 50 chilometri, e Putin promette una dura reazione per la fornitura.

Ore 11.33 Kiev, attacco missilistico partito da un aereo Tu-95 sul Caspio
I missili russi che nella mattinata di domenica 5 giugno hanno colpito la capitale Ucraina Kiev sono stati lanciati da un bombardiere strategico Tu-95 che sorvolava il Mar Caspio: lo ha confermato l'Aviazione Ucraina, secondo quanto riporta l'agenzia Ukrinform. Uno dei missili è stato abbattuto dalle forze ucraine. Il Tu-95 è un quadrimotore di fabbricazione sovietica, sviluppato negli anni cinquanta dalla Tupolev e progettato per compiere missioni di deterrenza e attacchi nucleari. La nuova versione di questo aereo è in grado di lanciare missili da crociera a lungo raggio.

Ore 11.12 Nato, inizata l'esercitazione nel Mar Baltico
Da oggi al 17 giugno è in programma l’esercitazione militare internazionale Baltops nel Mar Baltico. Partecipano 16 Paesi: i 14 Stati membri della Nato insieme con Svezia e Finlandia. L'esercitazione, come previsto, è iniziata nella tarda mattinata.

Ore 10.50 Putin: obiettivo di armare Kiev è prolungare il conflitto
"La fornitura di armi all'Ucraina ha un solo obiettivo: prolungare il più possibile il conflitto armato in Ucraina": così Vladimir Putin, nel corso di una intervista a Rossiya-1.

Ore 10.36 Mattarella: Guerra scellerata, rischi per clima e crisi umanitarie
"Destino dell’uomo e destino dell’ambiente non sono mai stati così strettamente connessi come nel nostro tempo. La scellerata guerra che sta insanguinando l’Europa con l’aggressione della Federazione Russa all’Ucraina sta provocando una conseguenza inevitabile sulla capacità di rispettare l’agenda degli impegni assunti per contrastare il cambiamento climatico ed evitare così, le ulteriori crisi umanitarie conseguenti": queste le accorate parole del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente.

Ore 10.10 Lugansk, il governatore: russi perdono terreno a Severodonetsk
Le truppe di Mosca starebbero perdendo terreno a Severodonetsk. Lo riferisce su Telegram Serhiy Haidai, governatore ucraino della regione di Lugansk. "I russi controllavano il 70% della città ma negli ultimi due giorni sono stati respinti e ora il territorio è praticamente diviso a metà", ha scritto. E ancora, secondo Haidai "le vittime fra gli occupanti sono state considerevoli e otto soldati russi sono stati fatti prigionieri", ha concluso.

Ore 09.48 Kiev: centrale nucleare sorvolata a bassa quota da missile russo
L'Ucraina accusa Mosca di aver sfiorato l’incidente nucleare all’alba di oggi, domenica 5 giugno. "La Russia ha commesso un altro atto di terrorismo nucleare: alle 5.30 un missile da crociera russo ha volato a quota criticamente bassa sopra una centrale nucleare dell’Ucraina meridionale nella regione di Mykolaiv", riferisce Ukrainska Pravda. L’agenzia nucleare ucraina presume che il razzo stesse volando verso Kiev, dove attorno a quell’ora sono state udite varie esplosioni. I russi "ancora non capiscono che anche il più piccolo frammento di un missile su una centrale funzionante può causare una catastrofe nucleare e una perdita di radiazioni", concludono.

Ore 09.02 Kiev, più di 31 mila soldati russi uccisi dall'inizio della guerra
Sono circa 31.150 i soldati russi uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione, secondo l'esercito di Kiev. Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l'esercito ucraino indica che dopo 102 giorni di conflitto si registrano anche 210 caccia, 175 elicotteri e 548 droni abbattuti. E ancora, le le forze di Kiev affermano di aver distrutto 1.381 carri armati russi, 686 pezzi di artiglieria, 3.392 veicoli blindati per il trasporto delle truppe, 122 missili da crociera e 13 navi.  Ben 262 bambini sono morti e 467 sono rimasti feriti dall'inizio del conflitto in Ucraina. Lo rende noto la procura generale di Kiev nel suo consueto aggiornamento su telegram.

Ore 07.21 Kiev, il sindaco: molte esplosioni
Diverse esplosioni hanno colpito la capitale ucraina Kiev all’alba di oggi, domenica 5 giugno: lo conferma il sindaco Vitali Klitschko su Telegram. "Diverse esplosioni si sono udite nei distretti di Darnytsky e Dniprovsky. I roghi provocati si stanno ora estinguendo", ha detto. Secondo le prime informazioni sarebbero stati colpiti obiettivi civili. Nelle ultime ore le sirene di allarme sono risuonate nella gran parte delle città del Paese. I russi dunque alzano la posta e aumentano l'offensiva: lo fanno per arrivare più forti a un ipotetico tavolo delle trattative?

Ore 04.45 Lugansk, il governatore: russi bombardano i ponti
I russi stanno bombardando i ponti sul fiume Siverskidonetsk per impedire lo spostamento dei rinforzi e degli aiuti alle truppe ucraine impegnate nella dofesa di Severodonetsk: a confermarlo il governatore della provincia di Lugansk, Sergej Haidai, ripetendo che i soldati ucraini hanno riconquistato zone della città.

Ore 01.44 Zelensky: russi hanno già distrutto o danneggiato 113 chiese
"Dall’inizio della guerra 113 chiese sono state distrutte o danneggiate dai bombardamenti russi. Tra loro ci sono chiese sopravvissuti alla seconda guerra mondiale, ma non hanno resistito all’occupazione russa". Queste le parole di Volodomir Zelensky nel messaggio serale nel giorno in cui è stato bombardato l’Eremo di Ognissanti della Santa Dormizione di Sviatohirsk Lavra nel Donetsk. "La ricostruzione dell’Eremo di Tutti i Santi di Svyatogorsk Lavra è iniziata nel 2001. Il 10 giugno sarebbe stato il prossimo anniversario dell’inizio dei lavori. I propagandisti russi sono prevedibili e accusano gli ucraini di incendi dolosi, sebbene i monaci potessero vedere chiaramente che si trattava di artiglieria russa", ha concluso Zelensky.

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