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Ucraina, la guerra in diretta. Ucraina e Moldova nell'Ue, via libera: Bruxelles sfida Putin

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Attacchi ucraini alle raffinerie in mano ai russi e bombe russe sui depositi di grano. Dal punto di vista strategico la guerra in Ucraina sembra in una fase di stallo, mentre dal punto di vista diplomatico gli occhi del mondo sono puntati sul G7 della prossima settimana, con il presidente americano Joe Biden che annuncerà nuove sanzioni contro Mosca, e sulle reazioni del Cremlino (il ministro degli Esteri russo Lavrov in missione in Iran) e della Cina (Xi Jinping al Forum dei Brics ha ribadito la sua contrarietà alle sanzioni economiche occidentali e all'espansione delle alleanze militari). Cina che, per la prima volta, potrebbe venire inserita dagli Stati Uniti tra i Paesi "fonte di preoccupazione". 

 


Ore 21.35: Charles Michel, "accordo storico"
"Accordo storico, decisione storica. Oggi abbiamo deciso di riconoscere la prospettiva europea dell'Ucraina, della Moldova e della Georgia, tenendo in considerazione i pareri che sono stati preparati dalla Commissione europea. Questo è un messaggio molto forte, un messaggio di unità, un messaggio di determinazione in campo geopolitico". Lo ha detto il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, in una conferenza stampa a margine del vertice Ue. 


Ore 21.16: Von der Leyen, "Ue più forte di fronte a Mosca"
"Sono profondamente convinta che la decisione che abbiamo preso oggi ci rafforzi tutti. Rafforza l'Ucraina, la Moldova e la Georgia di fronte all'aggressione russa e rafforza l'Unione Europea, perché mostra ancora una volta al mondo che l'Unione Europea è unita e forte di fronte alle minacce esterne".Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, in una conferenza stampa a margine del vertice Ue. 


Ore 20.55: Scholz, "27 volte sì!"
"27 volte sì! Congratulazioni all'Ucraina e alla Moldova: il Consiglio europeo dà il benvenuto a due nuovi paesi candidati all'adesione all'Ue": così su Twitter il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, ha commentato l'approvazione del Consiglio europeo dello status di candidato all'Ue per Ucraina e Moldova. 


Ore 20.30: Ucraina e Moldova candidati all'Ue, via libera dal Consiglio 
"Un momento storico": cosi' il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha definito l'accordo raggiunto dal vertice dei leader Ue che hanno deciso di concedere lo status di Paesi candidati a Ucraina e Moldova. "Oggi è una pietra miliare nel vostro cammino verso l'Ue", ha scritto Michel, che ha poi rivolto le congratulazioni ai presidenti ucraino e moldava, Volodymyr Zelensky e Maia Sandu, "così come ai popoli dell'Ucraina e della Moldova". "Il nostro futuro è insieme", ha scritto Michel.
 

Ore 19.50 Governatore del Lugansk: i russi vogliono occupare la Regione
"I russi hanno lanciato tutti gli sforzi per occupare la regione di Lugansk il prima possibile. Ci sono i combattimenti in tutte le direzioni". Lo rivela sul suo canale Telegram Serhii Haidai, governatore regione di Lugansk, facendo il punto sulla situazione nella regione più calda degli scontri.

Ore 19.25 Orban, no a nuove sanzioni, la pace è l'antidoto all'inflazione
 "Quello di cui abbiamo bisogno ora è la pace, non nuove sanzioni, perché l'unico antidoto all'inflazione dovuta alla guerra è la pace". Così in un post su Facebook il primo ministro ungherese Viktor Orban

Ore 18.52 Gli Usa verso altri 450 milioni di aiuti militari all'Ucraina
Gli Stati Uniti si apprestano ad annunciare ulteriori 450 milioni di dollari in aiuti militari all'Ucraina. Lo riporta l'agenza Bloomberg citando l'Associated Press.

Ore 18.45 Portaerei russe pronte a colpire
Nel mar Nero e nel mare d'Azov rimangono in stato di allerta e pronti a colpire 5 portaerei di alta precisione, pronti a lanciare attacchi missilistici sul territorio ucraino. È quanto si legge in una nota dello Stato maggiore delle forze armate.

Ore 18.20 Kiev, i russi vogliono un referendum a Kherson e Zaporizhzhia
"Gli occupanti russi hanno in programma di organizzare i cosiddetti referendum nei territori occupati delle regioni di Kherson e Zaporizhzhia l'11 settembre". Lo riportano fonti dell'Intelligence di Kiev citate da Ukrainska Pravda. In quella giornata in Russia sono previste le elezioni dei governatori in diverse regioni.

Ore 18.32 Papa, a Kiev violenza diabolica
Papa Francesco torna a fare un appello "per l'amata e martoriata Ucraina" dove si è scatenata una "violenza luciferina", "diabolica" alla quale reagire "con la forza della preghiera e l'aiuto concreto della carità". Laggiù, scandisce il Santo Padre dinnanzi ai partecipanti alla 95ma Assemblea Plenaria della Riunione delle Opere per l'Aiuto alle Chiese Orientali, "si è tornati al dramma di Caino e Abele".

Ore 17.37 Ue, colloquio Draghi-Macron prima dell'inizio del Consiglio
Il presidente del Consiglio Mario Draghi e il presidente francese Emmanuel Macron, secondo quanto si apprende, hanno avuto una conversazione negli uffici della delegazione italiana prima dell'inizio del Consiglio europeo. Al centro del colloquio l'agenda dei lavori del Consiglio che si occuperà, tra le altre cose, della candidatura di Ucraina, Repubblica di Moldova e Georgia a entrare nella Ue, di energia e gas, della situazione economica.

Ore 16.44 Lituania: caso Kaliningrad è un problema Ue-Russia
"La Lituania non sta introducendo sanzioni proprie nei confronti della Russia e di Kaliningrad, ma stiamo solo applicando le regole Ue e le sanzioni decise a Bruxelles e forse c’è bisogno chi chiarire quelle norme in maniera più precisa, ma anche dopo che ciò avverrà continueremo ad applicare le sanzioni decise dall’Unione europea". Queste le parole del presidente delle Lituania, Gitanas Nauseda, al suo arrivo al vertice del Consiglio Ue. Le tensioni sulla presunta interruzione del traffico merci nel corridoio verso Kaliningrad "non è una questione bilaterale, ma un problema tra Unione europea e Russia", ha aggiunto. "Porrò il tema questa notte e mi aspetto la solidarietà dei miei colleghi e dalla Commissione Ue", ha concluso.

Ore 16.37 Mosca, possibile scambio 77 marinai civili russi
La possibilità di scambiare 77 marinai russi di otto navi civili, ferme in Ucraina, sarebbe in fase di negoziazione. Lo ha confermato il commissario russo per i Diritti umani, Tatyana Moskalkova. "Proprio ieri ho parlato con la parte ucraina di 77 nostri marinai che si trovano in una situazione piuttosto complicata, perché le loro navi sono state messe in vendita e potrebbero finire a terra. Ma stiamo discutendo la possibilità di scambiarli", ha dichiarato Moskalkova a Interfax. 

Ore 15.12 Shoigu: urgente una difesa militare unica Russia-Bielorussia
"Il raggruppamento regionale delle truppe e il sistema di difesa aerea dello Stato dell'Unione di Russia e Bielorussia hanno bisogno di misure urgenti per aumentare la prontezza di combattimento", così il ministro della Difesa di Mosca, Serghei Shoigu. "Le circostanze impongono la necessità di adottare misure congiunte urgenti per rafforzare la capacità di difesa dello Stato dell'Unione, aumentare la prontezza al combattimento del raggruppamento regionale di truppe e del sistema di difesa aerea regionale unificato", ha affermato Shoigu in un incontro con l'omologo di Minsk, Viktor Khrenin, a Mosca. Shoigu ha aggiunto che la questione sta diventando oggi sempre più urgente e la Russia è pronta a fornire "qualsiasi supporto agli amici bielorussi" in questo senso. 

Ore 15.30 Media, russi smantellano la più grande centrale solare ucraina
Nella regione di Zaporizhzhia, le forze di Mosca hanno smantellato la più grande centrale solare dell’Ucraina, che si trovava vicino alla città di Tokmak. I pannelli solari sono stati smontati, imballati e sottratti: questo è quanto riporta Unian. La Tokmak Solar Energy Station era entrata in funzione nel 2018 e si estende su una superficie di 96 ettari, con una capacità di 50 megawatt.

Ore 15.09 Lukashenko in Russia: incontro con Putin
Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko si trova in Russia per una "visita informale". La notizia viene confermata dal portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, il quale precisa che Lukashenko incontra oggi, giovedì 23 giugno, e domani il leader russo, Vladimir Putin, nella residenza di Zavidovo. Oggi per "comunicazioni informali", ha spiegato Peskov nelle dichiarazioni rilanciate dall’agenzia Tass. Sabato, ha aggiunto il portavoce, Putin e Lukashenko si incontreranno invece a San Pietroburgo.

Ore 14.46 Comandante Azov: in ostaggio due militari russi a Zaporizhzhia
"Nella regione di Zaporizhzhia, unità di forze speciali del battaglione Azov hanno preso in ostaggio due militari russi": ad affermarlo sul suo canale Telegram è il comandante di un'unità Azov di Zaporizhzhia, Maksym Zhorin.

Ore 14.12 Himars, lanciarazzi Usa arrivati in Ucraina
I lanciarazzi Himars, inviati dagli Usa, sono arrivati in Ucraina: l'annuncio arriva su su Twitter dal ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov, che ha ringraziato il segretario della Difesa Usa Lloyd Austin. Reznikov non ha specificato il numero di Himars arrivati a Kievm, ma la settimana scorsa Politico — citando anonimi funzionari del dipartimento della Difesa Usa — riportava che il Pentagono stava valutando l'invio a Kiev di altri quattro lanciarazzi di questo tipo. Il Cremlino e Vladimir Putin, specificatamente sull'invio degli Himars, avevano minacciato pesanti ritorsioni.

Ore 13.49 Lavrov: nessun legame tra la guerra e la crisi alimentare
In occasione di una conferenza stampa a Teheran, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha voluto sottolineare "che non c'è nessun collegamento tra l'operazione militare speciale russa in Ucraina e la crisi alimentare". Per lui "gli sforzi che vengono adesso esercitati dalla Turchia e dal segretario generale dell'Onu avrebbero avuto effetto tempo fa se l’Ucraina e i suoi padrini occidentali avessero risolto il problema dello sminamento dei porti del Mar Nero". Insomma, secondo Lavrov tutto farebbe parte di una politica "assolutamente senza scrupolo, perché tutti sanno che questo grano rappresenta meno dell'1% della produzione globale di grano e di altre colture cerealicole".

Ore 13.00 Zelensky a Israele: "Ci aspettiamo un maggiore sostegno"
Via zoom il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto a Israele più sostegno e che si unisca alle sanzioni internazionali contro la Russia. "Un piccolo paese come il Lussemburgo, con una popolazione di circa 600mila persone - ha spiegato - ci ha fornito un sostegno alla sicurezza per un importo del 15% del loro budget per la difesa. Ma che dire di Israele? Capiamo che questa non sia una situazione semplice per il Paese, ma vorremmo vedere più supporto".

Ore 12.45 Mosca avverte gli Usa: stop al reclutamento da parte dell’ambasciata ucraina
La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha chiesto agli Stati Uniti di fermare il reclutamento di cittadini americani da parte dell’ambasciata ucraina a Washington. Per Mosca è la prova del desiderio degli Stati Uniti di "alimentare" il conflitto per sconfiggere la Russia.

Ore 12:30 In corso il processo all'oligarca Viktor Medvedchuk
È in corso presso il tribunale distrettuale di Lychakiv di Leopoli un’udienza per giudicare l’oligarca filorusso Viktor Medvedchuk accusato di tradimento e di aver tentato di saccheggiare la proprietà nazionale. 

Ore 12,15 Premier Estonia, non sottovalutare capacità militari Russia
"Ho sentito voci secondo le quali i russi non sarebbero più una minaccia perché starebbero esaurendo le loro risorse militari. Non è così", "hanno ancora molte truppe pronte. Non stanno tenendo conto delle loro vittime, o dell'artiglieria che stanno perdendo. Quindi non penso che dovremmo sottovalutarli nel lungo termine". Così la premier estone Kaja Kallas in un'intervista alla Associated Press dove ha parlato del conflitto in Ucraina. Secondo Kallas l'Europa dovrebbe garantire che coloro che commettono crimini di guerra e tentato genocidio siano perseguiti.

Ore 12.05 Gas, Germania aumenta livello di allerta a fase 2
"La situazione è grave, arriverà l'inverno. La riduzione delle forniture di gas è un attacco economico contro di noi da parte" del presidente russo, Vladimir "Putin. Ci difenderemo ma il nostro Paese imbocca una via difficile. Anche se non ce ne accorgiamo ancora: siamo in una crisi del gas". Lo ha dichiarato il ministro dell'Economia tedesco, Robert Habeck, mentre Berlino ha annunciato di aver attivato il secondo livello di allarme legato al piano d'emergenza sul gas per garantire l’approvvigionamento.

Ore 11:24 Via al primo processo a soldato russo accusato di stupro
Prende oggi il via in Ucraina il primo processo a un soldato russo accusato di aver stuprato una donna ucraina. Il sospetto è Mikhail Romanov, 32 anni, che viene processato in contumacia in quanto non è sotto la custodia delle autorità di Kiev. E' accusato di aver ucciso un civile, sparandogli a bruciapelo, nel villaggio di Bohdanivka, a nord est della capitale Kiev, lo scorso 9 marzo e di aver poi violentato ripetutamente la moglie della vittima. Insieme a un altro militare la cui identità non è stata rivelata, Romanov sarebbe tornato altre volte a violentare la donna. Il processo, che si terrà a porte chiuse, potrebbe essere il primo di una lunga serie per stupri. 

Ore 11.16 Papa Francesco: "In Ucraina scatenata violenza luciferino"
In Ucraina "si è tornati al dramma di Caino e Abele; è stata scatenata una violenza che distrugge la vita, una violenza luciferina, diabolica, alla quale noi credenti siamo chiamati a reagire con la forza della preghiera, con l'aiuto concreto della carità, con ogni mezzo cristiano perché le armi lascino il posto ai negoziati". Lo ha sottolineato il Papa ricevendo in udienza i partecipanti alla 95.ma Assemblea Plenaria della Riunione delle Opere per l'Aiuto alle Chiese Orientali. "Vorrei ringraziarvi per aver contribuito a portare la carezza della Chiesa e del Papa in Ucraina e nei Paesi ove sono stati accolti i rifugiati", osserva Francesco preoccupato "per l'amata e martoriata Ucraina". "Nella fede sappiamo che le alture della superbia e dell'idolatria umane saranno abbassate, e colmate le valli della desolazione e delle lacrime, ma vorremmo anche che si compia presto la profezia di pace di Isaia: che un popolo non alzi più la mano contro un altro popolo, che le spade diventino aratri e le lance falci. Invece, tutto sembra andare nella direzione opposta: il cibo diminuisce e il fragore delle armi aumenta. Non smettiamo perciò di pregare, di digiunare, di soccorrere, di lavorare perché i sentieri della pace trovino spazio nella giungla dei conflitti", ammonisce il Papa.

Ore 11.03 Turchia, il ministro Cavusoglu: no a vendita illegale grano ucraino dalla Russia
Il ministro degli Esteri della Turchia incontra a Istanbul la sua controparte britannica, Liz Truss. Hanno discusso dei possibili modi per sbloccare il grando ucraino e Cavusoglu ha detto che la Turchia si oppone "alla vendita illegale di grano ucraino da parte della Russia o di altri" e che come "come Turchia non permettiamo l'entrata di questo tipo di prodotti". Cavusoglu rispondeva alle accuse rivolte dall'Ucraina alla Turchia nelle scorse settimane di lasciar passare carichi di grano provenienti dalla Crimea con i cereali rubati agli ucraini. 

Ore 10.48 Draghi arrivato al palazzo del Consiglio Europeo a Bruxelles
Il presidente del consiglio italiano, Mario Draghi, è arrivato al palazzo del Consiglio Europeo a Bruxelles, dove oggi si apre il summit tra i capi di stato e di governo europei.

Ore 10.34 Medvedev insulta ancora: leader europei di basso livello
"Comunico da molto tempo con i leader stranieri e vedo quanto è sceso in basso il livello dei politici occidentali. È successo davanti ai miei occhi negli ultimi vent’anni. È ovvio che in Europa non c’è più traccia di personaggi politici del livello di Helmut Kohl, Jacques Chirac o Margaret Thatcher, senza offesa per nessuno, ma è chiaro a tutti che Mario Draghi non è Silvio Berlusconi e Olaf Scholz non è Angela Merkel. Sono persone nuove e, a mio avviso, lontane dalla migliore era della pubblica amministrazione. Nell’Ue, ad esempio, ci sono tecnocrati moderati e fanatici rabbiosi". Questo quanto scritto dal vice-presidente del Consiglio di sicurezza della Russia, Dmitry Medvedev, in un post su Telegram. Insomma, siamo agli ormai quotidiani insulti, alle minacce e alle farneticazioni che incessanti piovono giorno dopo giorno: "In generale, Germania, Francia e Italia hanno un bell’aspetto rispetto al contesto generale. Ma il loro rispetto è stato minato. Il problema della degenerazione della politica europea è principalmente dovuto al fatto che è diventata una pallida voce di supporto per i solisti americani. Questo crea problemi non solo per il mondo occidentale, ma anche per noi, la Russia", ha concluso Medvedev.

Ore 09.53 L'appello dei britannici condannati a morte
Sean Pinner e Aiden Aslin, i due combattenti britannici considerati da Mosca e dai filorussi di Donetsk dei mercenari e condannati a morte insieme al marocchino Saadoun Brahim, stanno preparando l'appello contro la sentenza: lo conferma l'agenzia di stampa russa Tass citando l'avvocato Yulia Tserkovnikova. I tre hanno sostenuto di far parte delle forze armate ucraine e quindi di essere soggetti alla convenzione di Ginevra sui prigionieri di guerra. 

Ore 09.44 Charles Michel: Ue darà lo status di candidato all’Ucraina
"È un momento decisivo per l’Unione europea. Sono fiducioso che oggi daremo lo status di candidato all’Ucraina e alla Moldavia e esprimeremo una chiara e forte prospettiva europea per la Giorgia": così il presidente del Consiglio europeo Charles Michel arrivando al summit di capi di stato Ue che si apre oggi, nel corso del quale è prevista la discussione relativa alla concessione di nuove candidature a entrare nell’Unione. Oltre all’Ucraina, anche la Moldavia ha chiesto, e ha buone probabilità di ottenere, lo status di candidato. Sul tavolo anche le candidature di Paesi balcanici, in attesa da molto tempo.

Ore 09.12 Dnipro, governatore: usate bombe a grappolo
Altri  bombardamenti sono stati condotti nella notte dalle forze russe sul distretto di Kryvyi Rih, nell’oblast di Dnipro. La conferma arriva dal governatore locale, Valentyn Reznichenko, il quale accusa la Russia di aver utilizzato munizioni a grappolo, che sono vietate dalle convenzioni internazionali, nel corso degli attacchi condotti nella regione. "Il nemico ha colpito il distretto di Kryvyi Rih sei volte, prendendo di mira le aree residenziali", ha dichiarato su Telegram, precisando che nei bombardamenti due persone sono rimaste ferite e alcune case sono state danneggiate. In alcune aree della città di Apostolove, inoltre, non ci sono né elettricità né acqua.

Ore 09.06 Uk, forze russe avanzano su Lysychansk
"Dal 19 giugno le forze russe con alta probabilità sono avanzate di 5 chilometri verso Lysychansk, nel Donbass. Alcune unità ucraine si sono ritirate, probabilmente per evitare di essere accerchiate. I migliori risultati della Russia in questo settore sono probabilmente il risultato di recenti rafforzamenti dell'unità e di alta concentrazione di fuoco". Questo il bollettino della Difesa del Regno Unito diffuso su Twitter, al centro ovviamente il conflitto in Ucraina. "Le forze russe stanno mettendo la zona di Lysychansk-Sievierodonetsk sotto crescente pressione, con questa inquietante avanzata attorno ai margini dell'area di rafforzamento. Tuttavia questi sforzi per ottenere un più profondo accerchiamento per prendere l'oblast occidentale di Donetsk restano in stallo", conclude il bollettino militare diffuso dai britannici.

Ore 09.02: "Lysychansk sotto massiccio attacco russo"
La città di Lysychansk "subisce pesanti attacchi dagli invasori russi", che vi hanno "concentrato più di un centinaio del sistema di razzi a lancio multiplo. Ci sono così tanti pezzi d'artiglieria e mortai qui che i russi stanno semplicemente coprendo interi quartieri con fuoco pesante. Numerose vittime tra i civili. Nonostante l'incendio totale, la città è in prima linea nella resistenza ucraina agli occupanti. Lysychansk si sta difendendo". Lo ha scritto su Telegram, ripreso dal Guardian, il governatore dell'Oblast di Luhanks, nell'est dell'Ucraina, Sergey Gaidai.

Ore 8.28: "Da domenica i russi avanzano verso Lysychansk"
Da domenica scorsa le forze russe sono avanzate per oltre 5 chilometri verso la città di Lysychansk, nel Donbass. Lo sottolinea l'intelligence britannica in un nuovo aggiornamento della situazione sul campo di battaglia. "Alcune unità ucraine si sono ritirate, probabilmente per evitare di essere accerchiate", ha precisato l'intelligence britannica, sottolineando come i progressi militari russi in questo settore siano "probabilmente il risultato del recente rafforzamento delle unità e della forte concentrazione di fuoco". "Le forze russe stanno mettendo sotto pressione la sacca di Lysychansk-Severodonetsk", ha aggiunto l'intelligence, sostenendo tuttavia come non si possa ancora affermare che abbiano preso il controllo dell'intera parte occidentale dell'oblast di Donetsk. 

Ore 8.02: Boris Johnson, "una cattiva pace sarebbe un disastro" 
"C'è il rischio di una stanchezza sull'Ucraina, c'è il rischio che la gente non riesca a vedere che questa è una battaglia vitale per i nostri valori, per il mondo", ma accelerare per raggiungere "una cattiva pace" sarebbe "un disastro". Lo ha affermato il primo ministro britannico, Boris Johnson, in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera ed altri quotidiani europei alla vigilia del G7 e del vertice Nato. "I costi dell'energia, la spinta dell'inflazione, i prezzi del cibo stanno avendo un impatto sulla fermezza delle persone: ma questo non sta avendo un impatto sulla fermezza del Regno Unito", ha precisato Johnson, che si è detto favorevole ad "aiutare gli ucraini a ottenere una capacità di resistenza strategica". 

Ore 7.19: Zelensky, "più armi o il Donbass sarà come Mariupol"
L'Ucraina si aspetta una "decisione chiave" dall'Ue sulla sua candidatura e ribadisce la richiesta all'Occidente di "accelerare" sulla fornitura di armi. E' quanto ha sottolineato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel consueto video-messaggio notturno. "Nel Donbass ci sono massicci attacchi aerei e di artiglieria. L'obiettivo degli occupanti è sempre lo stesso: vogliono distruggere l'intero Donbaas passo dopo passo. Tutto. Lysychansk, Slovyansk, Kramatorsk: mirano a trasformare queste città in nuove Mariupol", ha dichiarato Zelensky. Secondo il leader ucraino, è necessario raggiungere la "parità" a livello di equipaggiamenti militari sul campo di battaglia "il prima possibile" per fermare "questa armata diabolica" e cacciarla dal territorio dell'Ucraina. 

Ore 6.02: Lavrov a Teheran da Raisi "per rafforzare la cooperazione"
Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, è arrivato in Iran per tenere colloqui sul rafforzamento della cooperazione commerciale ed energetica, mentre i due Paesi sono alle prese con le sanzioni economiche occidentali. Teheran e Mosca hanno entrambi enormi riserve di petrolio e gas, ma sono vincolati da sanzioni che limitano la loro capacita' di esportare la produzione. "Al suo arrivo a Teheran, Lavrov ha incontrato il presidente (Ebrahim) Raisi", ha riportato il sito web della tv di Stato iraniana Iribnews. E il ministero degli Esteri russo ha pubblicato una parte del discorso di Lavrov durante l'incontro con in cui afferma che Mosca si stava adattando a quelle che lui definisce le politiche aggressive dell'Occidente. "In tutti i Paesi che subiscono l'influenza negativa della linea egoistica assunta dagli Stati Uniti e dai suoi alleati - avrebbe detto Lavrov - sorge l'oggettiva necessità di riconfigurare le relazioni economiche, così da non dover dipendere dai capricci dei nostri partner occidentali". Sempre secondo Iribnews, durante la sua visita di due giorni, il ministro russo dovrebbe discutere con i funzionari iraniani "l'accordo nucleare del 2015, la situazione in Ucraina, Siria e Afghanistan e il rafforzamento della cooperazione commerciale ed energetica" tra i due Paesi. Il mese scorso, Mosca ha affermato che Russia e Iran avevano discusso di scambiare forniture di petrolio e gas e di creare un hub logistico.

Ore 2.39: Bombardati due grandi terminal agricoli a Mykolaiv
Le multinazionali agroalimentari Bunge e Viterra hanno dichiarato che due dei loro terminal di grano nella città portuale di Mykolaiv, nel sud dell'Ucraina, sono stati colpiti durante un attacco russo. Il terminal portuale di Evri, di proprietà di Viterra, è stato "danneggiato da un attacco missilistico", durante il quale una persona è rimasta lievemente ferita, ha detto un portavoce del gruppo, aggiungendo che due silos erano in fiamme e un terzo danneggiato. Questo sito, acquistato nel 2020 da Glencore, società madre di Viterra, ha una capacità di stoccaggio di 160.000 tonnellate. Per quanto riguarda Bunge, le sue strutture sono state "colpite durante gli ultimi attacchi russi nella regione", ha detto una portavoce. "E' necessaria un'ispezione più approfondita per valutare l'esatto impatto sulla struttura", ha affermato Bunge in una dichiarazione inviata via e-mail. Nessuno del personale è rimasto ferito nel terminal, che è chiuso dal primo giorno dell'invasione russa il 24 febbraio, e comprende un sito di stoccaggio, carico delle navi e un'unità di produzione di olio vegetale.

Ore 1.27: Boris Johnson, "lo slancio della Russia rallenterà nei prossimi mesi"
L'intelligence britannica prevede che lo slancio della Russia in Ucraina rallenterà nei prossimi mesi. Lo ha detto il primo ministro britannico Boris Johnson ad alcuni giornali europei. "Il nostro servizio di intelligence ritiene che nei prossimi mesi la Russia potrebbe arrivare a un punto in cui non ci sarà più alcuno slancio in avanti perché ha esaurito le sue risorse", le sue parole riportate dal Guardian. "Dobbiamo aiutare gli ucraini a invertire la dinamica. Discuterò per questo al vertice del G7 in Germania nel fine settimana”, ha aggiunto Johnson. 

Ore 00.23: Usa, al G7 Biden proporrà nuove misure contro Mosca
Nel corso della sua visita in Germania per il G7 il presidente Joe Biden proporrà ai leader alleati nuove misure per "aumentare le pressioni sulla Russia". Lo ha anticipato un alto funzionario dell'Amministrazione Usa, nel corso di un briefing. Al vertice Nato di Madrid, invece, gli Usa annunceranno nuove iniziative per "rafforzare la sicurezza europea, insieme ad attesi nuovi e consistenti contributi dagli alleati", ha aggiunto il funzionario, che ha riferito anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky interverrà virtualmente in occasione dei due vertici.

 

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