Putin "è fuggito da Mosca": sotto assedio, cosa sta succedendo
Aumentano le proteste a Mosca? Vladimir Putin decide di allontanarsi dalla città e di fuggire in una villa segreta sul lago Valdai, a metà strada tra Mosca e San Pietroburgo. Si tratta di un "palazzo" extralusso dotato di complesso termale di tre piani, una scuderia, un campo da golf, una sala da biliardo e un mini-casinò. Il caos in Russia si è scatenato dopo che lo zar ha annunciato la mobilitazione parziale - 300mila riservisti - per la guerra in Ucraina. Una decisione che i giovani russi non hanno preso affatto bene.
Rifiuta di arruolarsi e spara al comandante: sfida totale a Putin | Video
Il Cremlino smentisce la fuga del presidente russo. Ma secondo la giornalista Farida Rustamova, da mercoledì scorso Putin sarebbe ben protetto e riposato nella sua residenza sul lago Valdai nella regione di Novgorod, una villa immersa nei boschi delle Colline Valdai e definita anche il “tempio dell'ascetismo”. E in effetti lo zar sarebbe letteralmente scomparso negli ultimi giorni. Irrintracciabile. Stando alla fonte citata dalla giornalista, i video che mostrano il leader russo mentre incontra i funzionari sarebbero in realtà preregistrati. Nel frattempo l'annuncio dello zar ha portato a delle manifestazioni molto dure, durante le quali già mille persone sono state arrestate dalle autorità russe. Altri invece hanno preferito lasciare il Paese.
Perché dobbiamo mandare al diavolo Ursula Von der Leyen
La maggior parte dei disordini è avvenuta nelle città di Mosca, San Pietroburgo, Novosibirsk, Tomsk, Khabarovsk, Irkutsk, Ulan-Ude, Chita e Ivanovo. Nelle immagini e nei video rilanciati sui social si vedono le forze di polizia con elmetto e manganello intente a picchiare tutti gli uomini e tutte le donne scesi in piazza a protestare contro gli ultimi sviluppi del conflitto ucraino. Le accuse contro i dissidenti sono di manifestazioni illegali e, in alcuni casi, di screditare le forze armate di Putin. Adesso rischiano 15 anni di carcere.
Vladimir Putin come Hitler, il gesto con cui lo zar si è reso Führer