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Nord Stream, "Seriamente preoccupati": bomba Cina sul Mar Baltico

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Su Nord Stream interviene anche la Cina. E non sono parole incoraggianti. Pochi giorni fa il gasdotto che trasporta gas dalla Russia all'Europa è stato distrutto sotto il Mar Baltico per effetto di due esplosioni, provocate secondo le ricostruzioni da tritolo piazzato sotto le condutture da dei robot. Un atto di sabotaggio con accuse incrociate: per l'Ucraina sono stati i russi, mentre Vladimir Putin ha accusato gli anglosassoni.

Le perdite di Nord Stream, sottolinea Pechino, "influenzeranno negativamente i paesi in via di sviluppo". Per questo il governo cinese si dice "seriamente preoccupato" per le esplosioni e le perdite nei gasdotti. Parola del vice rappresentante permanente cinese Geng Shuang in una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. L'interruzione fisica del gasdotto a seguito delle perdite ha esacerbato la carenza di energia in Europa, ha detto. È probabile che i consumatori di tutto il mondo, soprattutto nei paesi in via di sviluppo, risentano della conseguente volatilità dei mercati energetici e dell'impennata dei prezzi dell'energia, ha aggiunto. Se la versione di un attacco deliberato al Nord Stream fosse confermata, ciò costituirebbe un attacco a strutture civili transnazionali e condutture sottomarine in violazione dei trattati internazionali, ha aggiunto il rappresentante cinese.

Quali conseguenze possano comportare gli atti di sabotaggio è ancora un territorio sconosciuto, ma la questione si innesca nel già drammatico scenario della guerra in Ucraina con l'escalation nucleare connessa all'annessione russa dei territori di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia. 
 

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