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Fmi, il report sull'Italia: "2023, il peggio deve venire"

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Niente di buono per l'Italia. È quanto emerge dalle previsioni del Fondo monetario internazionale (Fmi): "Ci attendiamo che l'Italia entri in recessione tecnica nei trimestri a venire", ha spiegato Petya Koeva Brooks, vice capo economista del Fmi durante la conferenza stampa di presentazione del rapporto sulle prospettive economiche globali. Il motivo della recessione? Principalmente i rincari dell'energia e l'alta inflazione sui redditi. 

Quando le è stato chiesto quale suggerimento darebbe al prossimo governo per evitare il disastro economico e sociale, la Brooks ha risposto: "Noi diciamo di assicurare supporto ai più vulnerabili, tenendo presente quali siano i margini di bilancio e assicurando che il debito sia orientato al declino". Ma quali sono questi numeri così spaventosi per l'Italia?  Il Fmi stima un -0,2% di crescita per l'anno prossimo, il 2023, con un peggioramento di 0,9 punti rispetto alle previsioni estive. La stima per quest'anno invece è al 3,2%.

Il nostro Paese, però, non sarà il solo a soffrire. "Il rallentamento del 2023 sarà di ampia portata - hanno fatto sapere dal Fondo - i Paesi che contano per un terzo dell'economia globale sono destinati a contrarsi quest'anno o il prossimo. Le tre economie maggiori, ovvero Usa, Cina ed Eurozona, continueranno a stagnare". La guerra in Ucraina, arrivata subito dopo uno dei periodi peggiori, quello della pandemia, ha fatto ripiombare molti Paesi nell'incubo. "Il peggio deve ancora venire e per molte persone il 2023 sarà un anno di recessione", ha sentenziato il Fmi.

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