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Ucraina, Formigoni sicuro: "La guerra può finire in un solo modo"

Roberto Formigoni
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Poteva essere l'inizio dell'apocalisse, la caduta martedì di un missile russo sul territorio polacco con l'uccisione di due contadini che lavoravano nella loro azienda. La Polonia, paese Nato e uno degli amici più determinati dell'Ucraina, aveva il diritto di chiedere agli alleati l'applicazione dell'articolo 4 della Nato, per il quale l'attacco di una potenza nemica a uno qualunque dei membri dell'alleanza impone a tutti gli alleati di difendere con ogni mezzo il paese attaccato.

 


Poteva essere l'inizio di quella guerra totale, la 3ª Guerra Mondiale, col rischio probabilissimo di un'escalation nucleare, che finora si è riusciti a evitare. Ma, come scrivevo settimana scorsa, la riconquista di Kherson da parte dell'esercito ucraino ha cambiato lo scenario, e ha di fatto indicato la strada delle trattative come l'unica percorribile. Ci vorrà ancora del tempo, i missili e i droni russi hanno ricominciato a volare a e a seminare morte e distruzione, ma la Russia ha capito di non poter più vincere questa guerra. La via della trattativa, del compromesso, è quella scelta dagli alleati occidentali dell'Ucraina e non poteva, non doveva essere buttata all'aria da quel maledetto missile. Così, nel giro di poche ore, con perfetta sincronia, i comunicati del presidente degli Stati Uniti Biden, del segretario generale della Nato Stoltenberg e perfino del presidente polacco Duda hanno fornito la versione 'ufficiale' dell'incidente: un missile ucraino finito fuori rotta e sconfinato in Polonia.

 


L'incidente era chiuso, anche se Zelensky ha continuato a sostenere che si trattava di un attacco russo e a invocare l'intervento della Nato, lui che è a capo di un paese che non fa neppure parte della Nato. E allora è diventato chiaro che quei tre comunicati fotocopia che hanno chiuso l'incidente avevano un destinatario particolare, lo stesso Zelensky: l'Occidente non vuole la guerra totale contro Putin, non vuole il suo annientamento, perchè sa che, eliminato Putin con una sconfitta ingloriosa, dietro di lui salirebbero al potere personaggi ancora più sanguinari e guerrafondai. Zelensky sappia che l'Occidente continuerà a fornire armi e aiuti all'Ucraina, ma rinunci al disegno di riconquista della Crimea, e si allinei: la trattativa è l'unico obiettivo da perseguire! E infine lasciatemi dedicare tre righe all'eroica battaglia delle ragazze e dei ragazzi dell'Iran, a cui si è aggiunta gran parte della società. Il regime degli ayatollah sta reagendo con brutalità infinita, sparando sui manifestanti, uccidendo, incarcerando, torturando. Non dimentichiamoli, combattono per la libertà, sono nostri fratelli. 

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