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Ucraina al gelo, bombe russe e centrali nucleari disattivate

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Il presidente Zelensky ha accusato la Russia di "crimini contro l'umanità" dopo che un nuovo massiccio attacco missilistico ha causato blackout in tutta l'Ucraina. Parlando in video al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, il presidente ucraino ha affermato che la "formula del terrore" russa ha costretto "milioni di persone a rimanere senza rifornimenti energetici, senza riscaldamento, senza acqua, al freddo sotto lo zero.

Gli ultimi attacchi hanno ucciso almeno sette persone, ha aggiunto, e le centrali nucleari sono state disattivate. I tre impianti ancora sotto il controllo ucraino sono stati disconnessi dalla rete e l'impianto di Zaporizhzhia - il più grande d'Europa - è stato nuovamente costretto a fare affidamento su generatori diesel per alimentare i suoi sistemi di raffreddamento e le principali apparecchiature di sicurezza. 

Da parte sua il Cremlino, attraverso il suo rappresentante alle Nazioni Unite, Vasili Nebenzia, ha dichiarato davanti al Consiglio di sicurezza dell'Onu che gli attacchi russi alle infrastrutture in Ucraina sono una reazione alla fornitura di armi che i paesi occidentali stanno effettuando a Kiev. "Stiamo attaccando le infrastrutture in Ucraina in risposta all'uso di armi occidentali e agli sconsiderati appelli di Kiev per una vittoria militare sulla Russia", ha affermato il rappresentante russo alle Nazioni Unite. "I paesi occidentali stanno cercando di stabilire la loro egemonia geopolitica per il potere e la vita degli ucraini", ha aggiunto il diplomatico russo, precisando che la Russia continuerà con le azioni per limitare il potenziale militare ucraino fino a quando Kiev non adotterà una "posizione negoziale realistica". "Per ora, ciò che sentiamo da Zelensky e i suoi associati - ha affermato - non è affatto una proposta per la pace, ma solo minacce e ultimatum sconsiderati. L'Ucraina incoraggia una linea irresponsabile". 

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