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Jair Bolsonaro, "blocco dei beni". Brasile, nuovo terremoto

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Il vice procuratore generale della Corte dei conti brasiliana, Lucas Rocha Furtado, ha chiesto il blocco dei beni dell'ex presidente Jair Bolsonaro, nonché del governatore del Distretto federale Ibaneis Rocha e dell'ex segretario alla Sicurezza pubblica del Distretto federale Anderson Torres, a seguito degli assalti ai palazzi del potere avvenuti domenica a Brasilia da parte di sostenitori di Bolsonaro. Lo riporta Cnn Brasil. Il procuratore chiede inoltre "l'indisponibilità dei beni" anche per "altre parti responsabili, in particolare dei finanziatori dei suddetti atti illegali". 

Dall'inchiesta, avviata la sera stessa di domenica dal presidente neo-eletto Lula e affidata a Ricardo Capelli, funzionario del ministero della Giustizia, per attaccare le sedi delle principali istituzioni del Brasile, i manifestanti hanno potuto contare su un "sabotaggio" al piano di sicurezza, compiuto dallo stesso Anderson Torres, responsabile dell'ordine pubblico della capitale ed ex ministro nel governo di Bolsonaro. "La responsabilità centrale di domenica è stata la mancanza di comando - ha precisato Capelli a Cnn Brasil -. E' stata messa in atto una strutturata azione di sabotaggio comandata dall'ex ministro di Bolsonaro, Anderson Torres, che ha lasciato la segreteria di Pubblica sicurezza senza direzione, senza leadership ed è fuggito all'estero". 
 

"Il primo gennaio abbiamo gestito l'insediamento del presidente Luiz Inacio Lula da Silva con la partecipazione di migliaia di persone che è stata un'operazione di sicurezza di grande successo. Ciò che è cambiato rispetto a domenica scorsa, l'8 gennaio, è stato il fatto che Anderson Torres ha assunto la carica di segretario alla Sicurezza, ha licenziato l'intero comando di polizia ed è andato all'estero. Se questo non è sabotaggio, non saprei come definirlo altrimenti". Cappelli ha anche sostenuto che "il problema non riguarda gli ufficiali della Polizia Militare e la corporazione in generale". "Nelle ultime 36 ore sono stati al mio fianco decine di agenti e commissari della Polizia Civile, che hanno adempiuto ai propri obblighi. Quello che è mancato domenica è stata la leadership".

Capelli ha poi annunciato che presto saranno provate le responsabilità: "C'è molto materiale per chiarire non solo la condotta dei manifestanti, ma anche la condotta dei funzionari e agenti che non hanno adempiuto al proprio obbligo", ha concluso. La figura di Torres è peraltro da seguire con attenzione: ministro della Giustizia e della sicurezza pubblica nel governo Bolsonaro, si era dimesso dall'incarico a poche ore dalla fine del 2022 e dalla scadenza del mandato. Immediatamente tornato a coprire l'incarico di responsabile della sicurezza di Brasilia, da lui ricoperto in precedenza, Torres sarebbe partito per gli Usa, dove si trova tutt'ora. Un viaggio analogo a quello che lo stesso Bolsonaro compiva prima di Capodanno, in tempo per evitare la cerimonia di insediamento di Lula. Oggi l'ex presidente ha condiviso su Twitter una foto che lo ritrae in ospedale, a Orlando in Florida: "Dopo la coltellata ricevuta a Juiz de Fora ho subito 5 interventi chirurgici e dall'ultimo ho avuto un'aderenza che mi ha portato ad altre procedure mediche".

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