Hanno fatto scalpore e suscitato timori le parole di Donald Trump, il quale ha affermato che "martedì prossimo verrò arrestato" e dunque ha invitato i suoi sostenitori a mobilitarsi, "manifestiamo per riprenderci il Paese". Una sorta di chiamata alle armi che, memori di quanto avvenuto a Capitol Hill dopo le elezioni vinte da Joe Biden, non può che fare paura.
E sulle parole del tycoon dice la sua Moises Naim, politologo di fama internazionale, che intervistato dalla Stampa spiega: "Sembra un'azione preventiva, Trump prepara il terreno nel caso fosse incriminato". E ancora: "Non avrebbe fatto quell'uscita se avesse avuto la certezza che la Procura di Manhattan non aveva nulla contro o su di lui". Insomma, l'ex presidente rischia davvero. E "se Trump sarà incriminato, farà di tutto per far saltare il banco, abbatterà le barriere della democrazia e del sistema americano".
Donald Trump-choc: "Martedì mi arrestano. Manifestiamo, riprendiamoci il Paese"
Ancora un annuncio esplosivo, da parte di Donald Trump. Parole, quelle del tycoon ed ex presidente, che spaventano gli S...Ma cosa può accadere? "Non immagino un altro attacco a Capitol Hill", riprende Naim. "Ma non mi sorprenderei, anzi mi aspetto, episodi di violenza e di rabbia per le strade". E se Trump fosse davvero incriminato, continuerà la corsa alla nomination repubblicana per le elezioni del 2024? "Si entra in un campo veramente complicato e le previsioni sono difficili", conclude Naim, tratteggiando uno scenario in cui, di fatto, tutto sembra possibile.