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Donald Trump, il consigliere Miller: "Dopo gli spari è cambiato"

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L'ex presidente americano e oggi candidato per il bis, Donald Trump, è cambiato. Parola di Jason Miller che al Corriere della Sera ha rilasciato un'intervista in cui spiega le motivazioni di questa improvvisa "metamorfosi". Ma facciamo un passo indietro. Trump dopo l'attentato subito a Butler non si è tirato indietro e non ha mostrato nessun cedimento, nessuna paura. Trump ha partecipato ogni sera alla convention repubblicana che si tiene a Milwakee, dove il tycoon è apparso più determinato che mai, sereno, a tratti anche commosso. C'è chi dice che l'ex governatore fosse provato, ma d'altronde come dargli torto dopo quanto gli è accaduto. 

Jason Miller, uno dei consiglieri più vicini a Trump, ha spiegato al Corriere che a cambiare sarà anche il discorso finale che si terrà questa sera, giovedì 18 luglio, all'arena. Per Miller si tratterà di un "discorso potente" che però "ovviamente è cambiato", in quanto "c’è stato un tentato omicidio: cambierebbe la vita di chiunque. Avete letto il suo post su Truth Social domenica mattina, in cui parla di resilienza nella fede, che dice che bisogna essere sprezzanti di fronte alla malvagità, ma anche unire l’America e riavvicinarci in momento in cui ci sono questioni serie da affrontare".

Per Miller, il presidente Trump "parlerà dei problemi che pesano sulla gente in America oggi: parlerà dell’inflazione, del caos al confine, del bisogno di ripristinare il nostro posto nell’arena internazionale. Ma politicamente questo Paese è una polveriera in questo momento. Bisogna trovare il modo di abbassare la temperatura". L'ex presidente americano nel corso della serata di ieri ha più volte rivolto il suo sguardo ai delegati presenti in sala al grido di "Fight! Fight! Fight!" (Combattete), le stesse parole che ha pronunciato pochi istanti dopo l’attentato.

 

 

 

 

L'affetto delle persone nel corso di questi giorni non è mai mancato, tanto che decine di delegati, in segno di solidarietà, si sono presentati alla convention con una benda sull'orecchio. Miller nel corso dell'intervista ha assicurato che ora il presidente Trump "si sente molto bene, si sente incoraggiato dall’appoggio che ha avuto, se guardate al modo in cui è stato accolto nell’arena nelle prime notti, ma non solo qui, ci sono milioni di persone in tutto il Paese che seguono la direzione che ha impresso". Per Miller "bisogna cambiare il tono e il tenore di questa campagna elettorale ed è spiacevole che così tanti opinionisti democratici abbiano espresso un simile desiderio di svolta ma immediatamente siano tornati a cercare di dividere ulteriormente il Paese. Non è questa la direzione in cui vogliamo andare noi: vogliamo mostrare che può esserci una svolta per il Paese e per rendere migliori le vite delle persone. Ascoltate il senatore Vance e il presidente Trump e vedrete".  Miller non si sbilancia invece su ulteriori previsioni in quanto "basta leggere il New York Times e il Washington Post per capire che pensano che Joe Biden se ne debba andare. Non so cosa succederà ai democratici, questa è la realtà", conclude con una stoccata contro i dem, sempre più in confusione.

 

 


 


 

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