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Pensione in Guatemala? Il dramma di questa coppia: ecco come è andata a finire

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"Siamo andati in pensione e ci siamo trasferiti in Guatemala: un'idea pessima, ci siamo pentiti e siamo tornati": a raccontarlo Robert Zimmerman, 72 anni, e sua moglie, entrambi statunitensi. I due hanno lavorato per tutta la vita negli Usa, dove però il sogno di una pensione serena sembrava irraggiungibile, per via dei costi della vita sempre più elevati. Di qui la decisione di trasferirsi altrove, in Guatemala, dove i due pensavano che la vita sarebbe stata meno costosa. In realtà, però, la loro esperienza si è rivelata un fallimento. 

Zimmerman ha raccontato di essere stato licenziato dalla sua azienda per via di alcuni tagli di bilancio e per questo "non avevo accumulato abbastanza risparmi", ha spiegato a Business Insider. La coppia prima si era trasferita da Seattle a Phoenix, poi in Arizona e infine a Houston, in Texas. Lì l'uomo era riuscito a trovare un altro impiego d'ufficio. Ma a quel punto, ha proseguito, "ero stanco della monotonia del lavoro e pensavo che trasferirsi in Guatemala, con il suo costo della vita più basso, sarebbe stata la soluzione migliore". 

 

 

 

Marito e moglie avevano deciso quindi di stabilirsi a San Marcos La Laguna, villaggio sulle sponde occidentali del Lago Atitlán. Proprio lì però sono poi iniziate delle difficoltà. In primis la casa, per nulla stabile: "Non ci sentivamo sicuri in quella casa - ha raccontato il 72enne -. Se ci fosse stato un terremoto, non saremmo sopravvissuti". Quindi la decisione di spostarsi a Panajachel, una cittadina più grande circondata da vulcani. Anche lì, però, ci sono stati dei problemi, come la barriera linguistica, che spesso portava a isolarli. Per non parlare poi delle carenze infrastrutturali. Infine, il ritorno negli Usa, in Illinois. "Sapevamo che tornare sarebbe stato più costoso, ma non avevamo altra scelta", ha spiegato Zimmerman. 

 

 

 

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