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Hannoun, ci volevano gli Usa per imporre le sanzioni contro l'italiano di Hamas

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Aveva appena postato su Facebook la sua ultima delirante invettiva contro Israele, a cui attribuisce il «genocidio nazi sionista», quando l’architetto palestinese Mohammad Hannoun, residente a Genova Bolzaneto, si è visto recapitare dai mezzi d’informazione l’iscrizione all’elenco statunitense dei terroristi. Non appena le misure restrittive d’Oltreoceano saranno recepite nell’ordinamento giuridico italiano ed europeo, il paladino della guerra santa a Gaza non potrà più essere titolare di un conto corrente bancario, di una carta di credito e forse nemmeno di una tessera fedeltà di un supermercato. E chi intratterrà rapporti economici con lui finirà a sua volta nei guai. Ma non è detto che all’atto pratico partano procedimenti penali o amministrativi in base alle comunicazioni date dagli americani.

Washington considera Hannoun un associato di Hamas e la sua Associazione benefica di solidarietà con il popolo palestinese (Abspp) come un’organizzazione di beneficenza fittizia. Per questo l’ufficio del Tesoro Usa per il controllo degli asset stranieri (Ofac) ha deciso di sanzionare lui, altre due persone e diverse entità legali coinvolte in attività dedite al finanziamento del movimento islamista palestinese di Hamas. (...)

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