Il neoministro dell'Interno tedesco Alexander Dobrindt ha annunciato in una conferenza stampa a Berlino che la polizia sarà autorizzata a respingere ai confini anche persone che intendono fare richiesta di asilo. Concretamente "ho rimosso le istruzioni per la polizia di confine in base alle quali non potevano essere respinti soggetti che intendevano fare richiesta di asilo". Il ministro si è riferito a una misura introdotta proprio nel 2015, nel corso della crisi migratoria sviluppatasi a seguito del collasso della Siria.
Il ministro ha ribadito che i numeri dell'immigrazione illegale "sono ancora troppo alti e dobbiamo ridurli" e che il governo non intende "chiudere i confini" ma procedere ad un maggiore controllo. A questo fine sarà aumentato il numero di poliziotti di servizio lungo i confini tedeschi, anche perché "i provvedimenti assunti comportano un lavoro ulteriore per la polizia". Il ministro ha poi raffermato: "Vogliamo che l'Europa dalle frontiere aperte sia di nuovo possibile, ma la situazione attuale è l'evidente disfunzionalità".
Intanto prosegue la polemica su Afd. Il partito di estrema destra tedesco minaccia "una guerra contro il governo", denuncia una "jihad dei coltelli" nelle strade tedesche, vuole "la remigrazione di milioni di persone". Sono alcuni degli elementi emersi dal rapporto dei Servizi interni, visionato dal magazine Spiegel. Un rapporto di 1.108 pagine, con il quale l'ufficio federale per la protezione della Costituzione ha classificato come "accertata" la natura di "estrema destra" di Alternative fuer Deutschand. "I funzionari dei partiti distinguono fra tedeschi 'autentici' e tedeschi 'da passaporto'". A causa del loro background migratorio - si legge - questi ultimi sono ritenuti cittadini di serie B.