L’attenzione mediatica ricercata dagli organizzatori della Flotilla per Gaza, inevitabilmente, porta a scavare sulla storia di organizzatori e organizzazioni che sostengono l’iniziativa pro Pal. E così torna a fare capolino la sospetta vicinanza tra l’organizzazione internazionale Samidoun e alcuni esponenti di primo piano di Hamas.
Mentre le barche a vela e motonavi navigano a 4 nodi da Barcellona verso la Sicilia (l’appuntamento è a largo di Catania per il prossimo 4 ottobre), ieri in serata 5 imbarcazioni sono state costrette a rientrare in porto a Barcellona per il maltempo. Riduzione della flotilla a parte tornano sotto i riflettori personaggi che da tempo vengono accusati dai servizi di Israele, Stati Uniti, Gran Bretagna e Germania di una contiguità con elementi di spicco dell’organizzazione terroristica che guida la Striscia di Gaza. Tra i personaggi alla ribalta Zaher Birawi giornalista palestinese, con il passaporto britannico e residente a Londra dal 1990, è membro del network internazionale denominato Samidoun. E uno degli organizzatori dei primi tentativi di superare il blocco israeliano e penetrare via mara a Gaza.
L’organizzazione internazionale Samidoun raggruppa associazioni e attivisti fin dal 2011. Il giornalista attivista palestinese è noto per la propaganda anti Israele. Sempre in prima fine alle manifestazioni pro Pal ha però sempre negato la vicinanza ad Hamas. L’organizzazione Samidoun aveva pubblicato su Instagram foto di attivisti che in coincidenza con l’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre 2023 esultavano e distribuivano dolcetti “per festeggiare” a Neukölln, il quartiere berlinese a maggioranza araba, l’uccisione di 1200 israeliani. Le dichiarazioni entusiastiche diffuse dal sito di Samidoun fu tale che una settimana dopo gli Stati Uniti e il Canada designarono l’Ong come «entità terroristica», descrivendola come «un ente di beneficenza fittizio che funge da raccolta fondi per il Fronte popolare per la liberazione della Palestina», ricostruisce il quotidiano il Foglio. A dirla tutta l’attivista palestinese con il passaporto britannico, come svelato dal Telegraph nell’edizione del 9 giugno scorso, avrebbe contribuito a organizzare le spedizioni marittime di Greta Thunberg.
La Floitlla cade a pezzi, scatta (di nuovo) il rientro in porto
La Global Sumud Flotilla, missione volta a rompere il blocco israeliano sulla Striscia di Gaza, è stata nuovament...Zaher Birawi ha sempre negato di essere un “operativo” di Hamas. Però l’organizzazione Samidoun ha annunciato che Jaldia Abubakra, coordinatrice della rete proprio in Spagna, sarebbe salita a bordo della flotilla che sta facendo rotta verso Gaza. Da segnalare che uno dei leader di Samidoun, Khaled Barakat, come rottolineato da Il Foglio, è stato inserito nella lista nera degli Stati Uniti nel 2024 per i suoi legami con il terrorismo.
Samidoun risulta comunque legata al Fronte popolare per la liberazione della Palestina, responsabile di numerosi attacchi contro civili israeliani e inserito nella lista nera delle organizzazioni terroristiche dell’Unione europea, Stati Uniti, Canada e Giappone. Ieri l’organizzazione Emergency ha annunciato che si unirà alla Global Sumud Flotilla con la sua nave di ricerca e soccorso Life Support. L’Ong ha precisanto che l’unità marina «avrà il ruolo di osservatore e offrirà supporto medico e logistico alle imbarcazioni partecipanti. La nave dell’organizzazione fondata dal medico Gino Strada salperà da Catania insieme alle altre imbarcazioni italiane che stanno giungendo da Genova.
Flotilla, a bordo la coordinatrice della ong considerata "entità terroristica"
Jaldia Abubakra è salita a bordo della flotilla di Greta Thunberg. C'è anche la coordinatrice del...Bisognerà vedere cosa succederà quando le imbarcazioni (dovrebbero essere una quarantina) arriveranno in prossimità delle acque israeliane. Il blocco navale imposto dall’Idf prima ancora dell’intervento militare nella Striscia dopo l’attacco terroristico dei guerriglieri di Hamas del 7 ottobre 2023 è stato tentato già 33 volte ma con scarso successo. A giugno la barca a vela Madleen aveva tentato di sbarcare. I 12 attivisti erano stati arrestati e avevano due opzioni: o finire in carcere in attesa del processo o accettare l’espulsione immediata da parte delle autorità israeliane impegnandosi formalmente a non tentare di tornare illegalmente in Israele per «100 anni». Adesso bisognerà vedere cosa capiterà agli attivisti già fermati. Tra questo proprio il volto simbolo della flotilla, Greta Thunberg e il brasiliano Thiago Avila.