"Il segretario di Stato Marco Rubio e io comprendiamo la necessità di una comunicazione regolare". Ad affermarlo, in un'intervista a Ria Novosti, è il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, che si è detto pronto a incontrare "quando necessario" la propria controparte Usa. "E' essenziale per discutere la questione ucraina - ha sottolineato - e portare avanti l'agenda bilaterale. Per questo motivo comunichiamo telefonicamente e siamo anche disponibili a tenere incontri di persona quando necessario".
Lavrov, ad una domanda sull'ipotesi di utilizzo dei beni russi congelati per sostenere Kiev, ha risposto: "L'interpretazione cinica della Carta delle Nazioni Unite e di altre norme giuridiche internazionali da parte della Commissione Europea, comprese le disposizioni sull'immunità sovrana e l'inviolabilità dei beni delle banche centrali, ha cessato di sorprendere da tempo. Tali azioni costituiscono un vero e proprio inganno e una rapina".
Donald Trump accoglie Orban: "È un grande leader"
Donald Trump ha accolto Viktor Orban alla Casa Bianca. Il presidente americano ha ricevuto l'omologo ungherese, prim..."Non importa come venga orchestrato il piano per estorcere denaro ai russi, non esiste un modo legale per farlo e la Russia risponderà in modo appropriato", ha aggiunto. Infine: "er ovvie ragioni - ha detto -, non stiamo divulgando tutti i dettagli delle nostre discussioni con la parte americana sulla questione ucraina, sebbene quando i media trapelano palesi falsità, naturalmente commentiamo di conseguenza. La discussione copre una vasta gamma di argomenti e non si limita a un singolo aspetto. Sebbene questo sia esattamente il modo in cui alcuni giornalisti ed esperti tentano di descrivere i negoziati, il che è fondamentalmente errato". "Ripeto che, a nostro avviso, porre fine al conflitto è impossibile senza tenere conto degli interessi russi e affrontarne le cause profonde - ha concluso -. Per quanto riguarda la Crimea e Sebastopoli, gli abitanti della penisola hanno esercitato il loro diritto all'autodeterminazione in un referendum nel marzo 2014, votando a favore della riunificazione con la Russia. Pertanto, la questione della proprietà della penisola è chiusa per noi".




