Dazi, la Ue pubblica un testo diverso: rischia di saltare tutto

martedì 29 luglio 2025
Dazi, la Ue pubblica un testo diverso: rischia di saltare tutto
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L'Unione europea ha pubblicato una nota informativa sul patto sui dazi siglato domenica 27 giugno in Scozia. Nel testo sono confermati i punti e le percentuali già emersi a Bruxelles nella mattinata. Permangono, invece, differenze rispetto alla scheda informativa diffusa ieri sera, lunedì 28 giugno, dalla Casa Bianca. Tra i punti non concordanti tra i due testi i dazi su chip e farmaci, che secondo l'esecutivo comunitario al momento non sono tassati. Nella nota Ue inoltre non compare alcun impegno di Bruxelles sulla digital tax.

"L'accordo politico del 27 luglio 2025 non è giuridicamente vincolante. Oltre a intraprendere le azioni immediate impegnate, l'Ue e gli Usa negozieranno ulteriormente, in linea con le rispettive procedure interne, per attuare pienamente l'accordo politico", si apprende nella nota della Commissione sull'intesa sui dazi siglata domenica. L'accordo risponde agli interessi economici fondamentali dell'Ue, ovvero relazioni stabili e prevedibili con gli Usa. Allo stesso tempo, rispetta pienamente la sovranità normativa dell'Ue e protegge i settori sensibili dell'agricoltura europea, come la carne bovina o il pollame", si legge.

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"Non cambiamo le nostre regole e il nostro diritto di regolamentare autonomamente nello spazio digitale. La dichiarazione della Casa Bianca afferma che confermiamo che non adotteremo né manterremo le tariffe di utilizzo della rete e che manterremo zero dazi doganali sulla trasmissione elettronica. È corretto, ma ciò non interferisce con lo spazio normativo". Lo ha affermato il portavoce della Commissione europea per il Commercio Olof Gill, interpellato sulla dichiarazione della Casa Bianca secondo cui l'Ue si è impegnata a non introdurre tasse per le Big Tech nel quadro dell'intesa sui dazi. 

"Pensiamo di aver scongiurato lo scenario peggiore, che era uno scenario davvero pessimo, e di aver creato la prevedibilità e la stabilità che i nostri Stati membri e la nostra industria ci hanno chiesto", ha proseguito Gill, durante il briefing quotidiano con la stampa. "La frequenza e la profondità delle consultazioni con i nostri Stati membri su questo tema sono state senza precedenti", ha aggiunto il portavoce. "Grazie a questo stretto contatto, anche con le nostre industrie e le principali parti interessate, siamo stati in grado di avviare i negoziati con gli Stati Uniti con la certezza di parlare a nome dell'intera Ue. Naturalmente ci saranno divergenze di opinione su ciò che avremmo dovuto fare o meno", ha aggiunto.

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