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Macron chiede a Meloni una alleanza per far slittare l'accordo Ue-Mercosur

di Mauro Zanonmartedì 16 dicembre 2025
Macron chiede a Meloni una alleanza per far slittare l'accordo Ue-Mercosur

2' di lettura

Il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, avrebbe trovato un alleato di peso, e inatteso, per difendere il rinvio del voto sul Mercosur: l’Italia di Giorgia Meloni. Secondo quanto riferito ieri a Reuters da due fonti diplomatiche, l’inquilino dell’Eliseo e il presidente del Consiglio italiano avrebbero raggiunto un’intesa sulla necessità di rinviare il voto definitivo sull’accordo commerciale tra l’Unione europea e i Paesi del Mercosur (Brasile, Argentina, Uruguay, Paraguay), che era previsto entro questa settimana a Bruxelles.

Il ministro dei Conti pubblici francese, Amélie de Montchalin, ha affermato ieri che la Francia «non è l’unica» a volere il rinvio del voto. Polonia, Ungheria, Austria e Irlanda si sono già schierate a favore della posizione francese. «Qualsiasi rinvio è un ottimo segnale», ha dichiarato il ministro dell’Agricoltura polacco Stefan Krajewski. Per bloccare l’accordo, tuttavia, è necessaria l’opposizione di almeno quattro Stati membri che rappresentino almeno il 35% della popolazione dell’Ue. E l’Italia diventa dunque l’ago della bilancia per formare una minoranza di blocco contro l’accordo negoziato dalla Commissione Ue. Dall’entourage di Macron, ieri, bocche cucite sullo scoop di Reuters. A Roma, invece, negli ambienti vicini al governo, si sottolinea che la mancata smentita della notizia pubblicata da Reuters è un chiaro segnale su come andranno le cose. Il governo italiano non ha cambiato linea rispetto a settembre e resta favorevole al Mercosur, ma sembra essere d’accordo con Macron che chiede tempo, al fine di rafforzare le clausole di protezione e assicurare condizioni più favorevoli agli agricoltori europei.

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Per l’inquilino dell’Eliseo, un’eventuale ratifica dell’accordo sarebbe di certo esplosiva dal punto di vista sociale, a causa delle forti critiche da parte degli agricoltori francesi che temono la “concorrenza sleale” dei prodotti provenienti dal Mercosur. Senza contare i problemi politici interni, l’assenza di maggioranza all’Assemblea nazionale e il rischio di non dotare la Francia di una legge di bilancio entro il 31 dicembre.

Dopo un quarto di secolo di negoziati, Bruxelles, nel dicembre 2024, è riuscita a finalizzare un’intesa con il Mercosur. Parigi, inizialmente la più ostile, ha ammorbidito la sua posizione dopo l’aggiunta al testo, tra le altre cose, di una clausola di salvaguardia che prevede l’obbligo di rispettare regole equivalenti per le importazioni dal Mercosur, affinché le merci importate rispettino gli stessi standard imposti agli agricoltori europei.

La Francia, tuttavia, ritiene che i “progressi” compiuti negli ultimi mesi siano ancora “incompleti”, a differenza della Germania. Un accordo sul Mercosur è «assolutamente necessario questa settimana», ha affermato ieri il governo tedesco, fervente sostenitore del trattato commerciale con cui Berlino spera di rilanciare le sue esportazioni industriali. Il presidente brasiliano Luis Inacio Lula da Silva aveva già fissato date e cerimonie: riunione preparatoria il 19 dicembre tra i Paesi del Mercosur, e il 20 la firma con l’Ue a Foz do Iguaçu, la triplice frontiera tra Brasile, Argentina e Paraguay. Ma senza il via libera del Consiglio, la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen dovrà annullare il suo viaggio in Brasile.