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Il Ponte della Ghisolfa sfida Pisapia ed espone la riproduzione dell'opera di Baj

Gli anarchici hanno raccolto le firme per rendere permanente l'esposizione de "I funerali dell'Anarchico Pinelli", ma il Comune ha richiuso l'installazione in magazzino

Nicoletta Orlandi Posti
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Il Ponte della Ghisolfa sfida il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia. Visto che il Comune non trova il modo di esporre in maniera permanente la preziosa opera di Enrico Baj "I funerali dell'archico Pinelli" ci pensa lui. Nei giardini del circolo anarchico di via Monza il 6 luglio, in occasione dell'annuale celebrazione della morte di Pietro Valpreda, verrà messa in mostra una riproduzione fotografica della monumentale intastallazione.  Leggi l'articolo "Una raccolta firme per salvare dall'oblio l'opera di Baj" Un'iniziativa, spiega Mauro Decortes, storico animatore del Circolo"per sollecitare la città di Milano a esporre permanentemente l'originale che era tornato visibile al pubblico lo scorso anno per alcuni mesi, dopo decenni di oblio, nella sala cariatidi del palazzo Reale. Dopo quella esposizione il quadro, che fu dipinto nel '72 e all'epoca non venne esposte a seguito di vibrate polemiche, è tornato allo studio Marconi". "Credo che sarebbe importante per la memoria storica della città e dell'Italia intera che il quadro tornasse visibile al pubblico - aggiunge Decortes - anche perchè mi pare ci fosse la volontà da parte dei proprietari di lasciarlo al Comune. In ogni caso, alcune migliaia di cittadini hanno firmato in questi mesi una petizione per chiedere che il quadro torni definitivamente in una sala pubblica". Nell'ambito della serata in programma per ricordare Valpreda verranno anche presentati nuovi documenti storici legati alle vicende degli anarchici italiani negli anni '70.   

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