Torna ad accusare, come solo lui sa fare, il timoniere indonesiano Jacob Rusli Bin l’ex comandante della Costa Concordia Francesco Schettino, ieri, lunedì 23 settembre, in aula a Grosseto per il processo che lo vede imputato del naufragio che il 13 gennaio 2012 provocò la morte di trentadue persone. Al cinema Moderno, dove si è svolta l'udienza, è andata in scena una vera e propria 'supercazzola' che sullo schermo non avrebbe sfigurato con quella del gruppo Mascetti-Perozzi-Sasaroli-Necchi-Melandri in "Amici miei". Ecco, papale-papale, le parole del comandante: "Nel momento in cui io ho chiesto al timoniere di mettere il timone di venti a sinistra, in quel momento la nave aveva un'accelerazione angolare verso destra. E l'errore di non mettere a sinistra... Cioè il ritardo è la conseguenza dell'errore. Ma di base c'è stato un errore. Perché se non ci fosse stato l'errore di non posizionare i timoni a sinistra ovvero di scontrare, di evitare la derapata, non ci sarebbe stato quello schiaffo, ovverossia la velocità angolare di accostare verso dritta con due timoni nave bielica in linea con i centri dei timoni, per mia esperienza, la nave si sarebbe fermata". Un futuro nel cinema, Schettino ce l'ha. Concordia, Schettino accusa il timoniere Guarda il video su LiberoTv