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Sara Croce, col magnate iraniano finisce in tribunale: "Ero indisposta, come mi trattò", roba di sesso, soldi e viaggi

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Sara Croce ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera per parlare della denuncia ricevuta da un ex fidanzato, il magnate iraniano Hormoz Vasfi. L’ex Bonas di Avanti un altro - la trasmissione di Canale 5 condotta da Paolo Bonolis - si ritrova invischiata in una causa milionaria: “Sono molto agitata, mi sento spiata, non sono più tranquilla. Ho la sensazione che qualcuno mi controlli. Da qualche mese ho iniziato un percorso per farmi aiutare”. La coppia è scoppiata dopo il lockdown (che hanno passati separati) e adesso lui accusa lei di essere una profittatrice e lei accusa lui di averla stalkerata. Al Corsera la Croce ha svelato dettagli inediti sul magnate iraniano: “Capodanno a New York? Quel viaggio fu un incubo. In quei giorni ero indisposta e non potevo assecondarlo, lui mi trattò malissimo. Arrivò a gettare dalla finestra alcune mie cose, rischiando di colpire qualcuno dal 48esimo piano a Manhattan. Anticipai il rientro e me ne tornai in Italia da sola. Ci lasciammo, lui bloccò il mio contatto sul cellulare. Però mi seccava chiudere così la storia, dopo esserci chiariti tornò un uomo attento e premuroso”. Ma cosa aveva visto la Croce (oltre ovviamente ai soldi) in Vasfi? “Mi portava in palmo di mano, mi apriva la porta, si alzava quando entravo nella stanza. È un uomo affascinante, parla cinque lingue, fa discorsi interessanti. Ma poi si è rivelato orrendo”. 

 

 

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