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Flavio Briatore e Naomi Campbell, "rissa vera". "Lei sempre inc***a, come lo ha ridotto". Gola profonda al Billionaire

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Le botte di Naomi Campbell a Flavio Briatore le ha viste coi suoi occhi. E molte altre "prodezze" vip ha raccontato Salvatore Taverna, storico giornalista e fotografo del Messaggero che ha immortalato per decenni, spesso in coppia con il re dei paparazzi Renato Barillari, la dolce vita del jet set internazionale a Roma e in Italia. Intervistato da Giancarlo Dotto per Diva e donna, "il poeta della notte", come l'aveva soprannominato il sommo Federico Fellini, ha snocciolato più di qualche succoso aneddoto. 

 

 

 


Si parte con Manuela Arcuri, uno dei suoi più grandi scoop. "La becco a Porto Cervo, al Billionaire di Briatore, che stava con questo arabo straricco, Mohamed Al Habtoor. Scrissi che aveva al collo il collier di 200 milioni di lire che lui le aveva regalato per due mesi d’amore. Non mi ricordo se me l’aveva detto lei, l’ufficio stampa o se me l’ero inventato. Sta di fatto che scoppiò il finimondo. Tutti dietro. Compresi Panorama e l’Espresso. Un casino assurdo". E sempre al Billionaire erano di casa Briatore, ovviamente, e la sua fiamma Naomi. "Un’altra storia come quella dell’Arcuri con l’arabo, o della Canalis con Clooney. Ci sono sempre dei contratti firmati dietro. Ricordo Naomi che faceva la deejay nel locale di Briatore. Era sempre inc***ata con lui. La vidi con i miei occhi che gli tirava di tutto, lattine di Coca, arance. Lui che si riparava con la spalliera del trono da vippaio". Non si trattava però di sceneggiate per i fotografi, "erano risse verissime. Naomi era famosa per come s’inc***a con tutti. La sua vittima preferita era il segretario".

 

 

 

 

Altro momento topico nella carriera di Taverna, il giorno in cui ha rischiato di rovinare per sempre l'amicizia  con Sabrina Ferilli. "Sapevo che andava in un circolo romano, il Due Ponti. Si sarebbe sposata a giorni con Andrea Perrone, tecnico delle luci, fidanzato devoto. Mi nascondo sotto il bancone dell’entrata. Spunto fuori... Le faccio: 'Sabrina siamo amici, so che te sposi tra una settimana, me devi dare un’intervista esclusiva'. E lei: 'Non posso Salvatore, l’ho già data a un altro giornale. Facciamo così: ti parlo e tu scrivi che te le ha dette una mia cara amica. Così non mi rovini'". Ma il lavoro è lavoro e Taverna azzarda: "Vado dal direttore e gli dico: 'Me gioco l’amicizia con la Ferilli, ma pubblichiamola che è lei a parlare, non l’amica. Famo il botto!' Lui quasi me mena. 'Ma che scherzi?! Il padre è amico. Siamo due comunisti seri'. Uscì come voleva lui, ma era una cosa moscia".

 

 

 

 

 

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