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Bambini vessati e maltrattati: in manette una maestra e la coordinatrice scolastica

E' successo in un'asilo di Roma. Secondo gli inquirenti, usavano la violenza verbale e gli insulti per ottenere obbedienza. L'indagine è partita dalle segnalazioni di alcuni genitori

Sebastiano Solano
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  Un'insegnante e la coordinatrice di una scuola per l'infanzia di Roma sono state arrestate dalla Polizia con l'accusa di maltrattamenti e percosse a minori. Le   indagini sono state coordinate dal sostituto procuratore Eugenio Albamonte e dirette dal dirigente del Commissariato di Pubblica Sicurezza “San Basilio”. Le due donne si trovano ora agli arresti domiciliari. Vessati e mortificati - Dalle indagini sono emersi comportamenti violenti, vessatori, offensivi e mortificanti della dignità dei bambini. Particolarmente grave l'episodio dove un bambino colpevole di essersi fatto la pipì nei pantaloni, è stato costretto dalla maestra ad inginocchiarsi e ad asciugarla con un fazzoletto di carta, dopo essere stato minacciato, davanti agli altri bambini, di fargliela pulire con la faccia. Numerose sono state le occasioni in cui la maestra è ricorsa alla violenza per ottenere l'obbedienza degli alunni. Il comportamento della maestra d'asilo arrestata insieme alla coordinatrice scolastica a Roma, secondo quanto emerso dalle indagini, era fatto di insulti ed umiliazioni verbali e riguardava anche bambini portatori di disagi e difficoltà psicoinfantili. Alcuni bimbi, solitamente i più grandi, venivano incitati alla violenza e alla denigrazione in danno degli altri. Inoltre venivano usati epiteti vari come "scemo", "zozzo", "bastardo". Le denunce dei genitori - Le indagini sono partite dalle segnalazioni di persone gravitanti all'interno dell'ambiente scolastico e di genitori che hanno riferito di presunti maltrattamenti e vessazioni nei confronti di alcuni bambini. Dai primi accertamenti  è emerso, che la direttrice della scuola, sarebbe stata a conoscenza della condotta illecita dell'insegnante omettendo di prendere provvedimenti, in violazione dei suoi poteri-doveri di vigilanza e controllo. In seguito a questa preliminare attività d'indagine il sostituto procuratore titolare dell'inchiesta, dopo aver ascoltato le dichiarazioni dei potenziali testimoni, al fine di acquisire ulteriori elementi probatori, ha disposto un'attività d'indagine tecnica, con telecamere in aula, che ha fornito riscontri oggettivi circa i gravi indizi di colpevolezza già evidenziatisi, in particolare, a carico della maestra.  La direttrice sapeva - Dalle indagini è emerso inoltre, che nonostante la maestra fosse stata più volte, nel tempo, criticata e ripresa anche dalle sue colleghe circa i suoi metodi educativi, avvalendosi della protezione e della copertura della direttrice, continuava imperterrita, limitandosi esclusivamente a non assumere tali comportamenti in presenza di altro personale scolastico. Gli investigatori hanno accertato che nel corso del tempo le  diverse persone, docenti e non, che rappresentavano i comportamenti dell'insegnante alla direttrice, si sono sempre trovate davanti ad un “muro” o addirittura emarginate dall'ambiente, poichè la stessa cercava di mettere tutto a tacere. Le misure cautelari degli arresti  domiciliari sono state emesse nei confronti della coordinatrice scolastica di 57 anni e della maestra di 63.   I maltrattamenti a Pistoia - Ma questo è solo l'ultimo di una serie di scandali avvenute tra le aule delle scuole. Il fatto più eclatante a Pistoia. E' la mattina del 2 dicembre 2009, quando la squadra mobile arresta, per maltrattamenti sui bambini, la titolare dell'asilo 'Cip Ciop' e una giovane maestra . Gli investigatori avevano piazzato delle  telecamere nascoste nell'asilo, a seguito della denuncia di alcuni genitori, insospettiti dai comportamenti dei loro figli. Bambini picchiati, chiusi nel bagno al buio per ore, fuori dalle aule al freddo, costretti a stare immobili e in  silenzio e addirittura a mangiare il cibo vomitato. A far scattare gli  arresti, l'ultimo episodio finito sotto gli occhi delle telecamere   nascoste: un bambino di otto mesi vomita, la titolare della struttura  lo colpisce con due schiaffi alla nuca che fanno cadere il piccolo sul  vomito, poi la donna lo solleva prendendolo per un braccio in malo modo. E' la scena ripresa dalle telecamere che fa scattare il blitz  degli agenti. Le due maestre accusate di maltrattamento sono state condannate in primo grado a Genova. Gli altri episodi di violenza - Il 19 marzo 2011 a finire sotto accusa è un asilo privato a Casarile, al confine tra le province di Pavia e Milano. Due educatrici  vengono arrestate con l'accusa di maltrattamenti posti in essere nei confronti di bambini affidatigli. A dare il via alle indagini questa volta è la denuncia di una ex maestra , che ha raccontato le   vessazioni e le violenze a una coppia di genitori. E' l'11 novembre 2010 quando viene sequestrato dai  carabinieri di Pinerolo, in provincia di Torino, l'asilo nido 'Il Paese delle Meravigliè: tre educatrici vengono denunciate con   l'accusa di maltrattamenti nei confronti dei piccoli ospiti, di età compresa tra i pochi mesi e i 3 anni. Le denunce scattano in seguito alle denunce delle famiglie di alcuni bambini tra i 18 mesi e i 3 anni      

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